Discarica Bussi, il processo subito rinviato al 13 gennaio

Rito formalmente aperto a Chieti con la costituzione dei 19 imputati, ma tutto rinviato in attesa della decisione della Cassazione contro il no del tribunale di Pescara alle richieste di rito abbreviato

CHIETI. Con l'avvenuta notifica anche ai due imputati che non l'avevano ricevuta in occasione della precedente udienza del 25 settembre scorso, questa mattina dinanzi alla Corte d'Assise di Chieti, presidente Geremia Spiniello, a latere Paolo Di Geronimo, c'è stata la costituzione di tutti i 19 imputati nel processo per le discariche abusive di Bussi. L'accusa, sostenuta vin aula dai pm della Procura della Repubblica di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini, è di avvelenamento di acque e disastro ambientale in relazione alle discariche realizzate a partire dal 1963 per il polo chimico della Montedison, discariche contenenti rifiuti pericolosissimi per la salute, anche cancerogeni, che hanno determinato l'avvelenamento di falde acquifere che alimentavano 8 pozzi di captazione per l'acqua potabile destinata a tutta la Val Pescara per i bisogni idrici e alimentari.

Il processo, pur formalmente aperto, è stato tuttavia aggiornato al prossimo 13 gennaio in attesa della decisione della Corte di Cassazione chiamata a pronunciarsi sul ricorso che alcuni avvocati hanno presentato contro la decisione del Gup di Pescara Gianluca Sarandrea il quale in sede di rinvio a giudizio aveva respinto le richieste di rito abbreviato degli imputati. La Cassazione dovrà dire, in sostanza, se il processo tornerà dinanzi al Gup di Pescara o se può proseguire in Assise.

Per questa vicenda sono imputati Guido Angiolini, Maurizio Piazzardi, Camillo Di Paolo, Maurilio Aguggia, Vincenzo Santamano, Carlo Cogliati, Nicola Sabatini, Angelo Domenico Alleva, Nazzareno Santini, Luigi Guarracino, Giancarlo Morelli, Giuseppe Quaglia, Carlo Vassallo, Luigi Furlani, Alessandro Masotti, Bruno Parodi, Mauro Molinari, Leonardo Capogrosso, Salvatore Boncoraglio.

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