Discarica di Bussi, veleni e polemiche

Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni del commissario Goio, mentre la Cgil rinnova l’appello a nuove indagini epidemiologiche

«Quello che sta accadendo intorno alla vicenda di Bussi ha dell'incredibile: il piano che si sta delineando nelle intenzioni perverse del costosissimo commissario Goio, con la benedizione del sottosegretario Legnini, del Ministero dell'Ambiente e a quanto pare del sindaco La Gatta, è a dir poco folle e come al solito chi ci rimetterà saranno sempre e solo i cittadini».

Lo scrive il deputato pescarese M5S Gianluca Vacca. «Invece di bonificare - prosegue Vacca - come oltretutto previsto dalla legge, si vuole lasciare una parte dei terreni inquinati così come sono per ricoprirli con una bella colata di cemento, sopra la quale insediare qualche attività produttiva. Come se non bastasse, è prevista la creazione di una discarica “legale” di rifiuti speciali industriali. Questo piano criminale ha un padre, Goio, e alcuni padrini. Eppure tutte le forze politiche si sono schierate contro questo progetto, con una lettera firmata dai deputati abruzzesi di tutti gli schieramenti poco più di un mese fa. Se allora nessuno vuole questa soluzione, perché il commissario Goio continua imperterrito su questa strada, che probabilmente avvantaggerà solo i veri responsabili del disastro di Bussi, quelli che dovrebbero rimediare ai danni causati a centinaia di migliaia di abruzzesi? Il commissario dovrebbe garantire gli interessi della collettività, non quelli delle multinazionali Solvay ed Edison.

Di fronte alla palese incapacità del commissario Goio di risolvere la vicenda tutelando il bene collettivo, chiediamo quindi con forza le sue immediate e irrevocabili dimissioni. Alla luce dell'intervento del presidente D'Alfonso di ieri, ci auguriamo che anche la Regione spinga per la rimozione di Goio. I cittadini hanno già pagato abbastanza, anche in termini economici considerando il costo del commissario, per l'incapacità e l'inattività di Goio in questi 8 anni di nomina: è arrivata l'ora che si faccia da parte, prima che sia troppo tardi per l'Abruzzo», chiude Vacca.

Intanto, il segretario Filctem-Cgil Pescara, Domenico Ronca si dice soddisfatto «per l'impegno del governatore Luciano D'Alfonso sulla vicenda di Bussi, sia per avviare, finalmente, l'indagine epidemiologica, sia, assieme agli assessori alle attività produttive Giovanni Lolli e all'ambiente Mario Mazzocca, della vertenza su bonifica e reindustrializzazione del sito».

Per il segretario è necessario, come abbiamo sempre richiesto e mai ottenuto dalla precedente giunta, che la Regione Abruzzo si occupi, assumendola come una delle priorità della Regione, della vertenza del polo chimico di Bussi, e delle due emergenze che si vivono su quel territorio che sono: l'emergenza ambientale determinata dalla presenza della discarica più grande d'Europa, e l'emergenza sociale», continua la Cgil. ©RIPRODUZIONE RISERVATA