Dogali (Udc) vota il bilancio di Mascia: Pd e Fli insorgono

PESCARA. Esplode la protesta dell’opposizione dopo l’accordo tra Udc e Mascia sul bilancio. Ieri, Pd e Fli hanno duramente criticato la posizione del capogruppo dei centristi Vincenzo Dogali, che ha dapprima contestato l’amministrazione comunale in consiglio comunale, preannunciando un’uscita dalla maggioranza ed è poi sceso a patti con la stessa amministrazione. Delusa l’opposizione che sperava di mandare a casa anticipatamente l’intera giunta per la mancata approvazione del bilancio. Il capogruppo di Fli Massimiliano Pignoli ha definito la vicenda una «sceneggiata di Dogali», mentre il Pd ha parlato di «regalo natalizio» al centrodestra. In mattinata, il capogruppo dell’Udc ha cercato di spiegare le ragioni che lo hanno portato a cambiare idea. Prima fra tutte la retromarcia della giunta Mascia sull’Imu. «Con la nostra battaglia», ha detto Dogali, «abbiamo evitato che si aumentassero le aliquote». E ancora: «Sono state ridotte le spese per 7 milioni di euro e una parte di questa somma andrà per la manutenzione». «Inoltre», ha aggiunto, «l’amministrazione si è impegnata ad attendere la decisione del Consiglio di Stato prima di riavviare il progetto di corso Vittorio pedonale. È stato anche promesso che tutti gli articoli 90 (i contratti di collaborazione, ndr) andranno a casa». Il capogruppo dell’Udc ha infine replicato alle critiche avanzate dal consigliere Licio Di Biase, del suo stesso partito, per l’atteggiamento tenuto in consiglio: «Abbiamo fatto gli interessi della città».

Di tutt’altro parere il Pd: «Fanno sorridere le concessioni ottenute buone ad ingrassare e soddisfare solo la coscienza di questo sottogruppo, ma non le aspettative di questa città. Con il loro gesto Dogali e Di Noi hanno abdicato alla difesa delle ragioni contro la semipedonalizzazzione di corso Vittorio, ovvero la costruzione di un tunnel lungo la riviera sud, ovvero una rigenerazione della società Pescara parcheggi».(a.ben.)

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