Donna trovata morta, è omicidio. Arrestato il convivente

Risolto il caso della romena morta a Villa Raspa: il convivente è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario

VILLA RASPA. Ha strozzato la convivente dopo l'ennesima lite. A uccidere Angela Mihalova Miginic, romena di 47 anni, è stato il suo compagno: Georgev Rashev, bulgaro di 57 anni. il cadavere della donna è stato ritrovato ieri all'interno dell'ex comitato elettorale di Marino Roselli, a Villa Raspa di Spoltore. Nella mattinata di oggi gli agenti della squadra mobile, coordinati da Nicola Zupo, hanno risolto il caso e fermato il bulgaro come indiziato di omicidio volontario. Il pm che coordina le indagini è Anna Rita Mantini.

Il giallo di Villa Raspa è stato risolto in meno di 24 ore. Il cadavere della romena è stato ritrovato ieri sera, quando un'intera frazione ha visto i lampeggianti in via Italia e ha passato la serata a chiedersi che cosa fosse successo nella sede del comitato elettorale di Marino Roselli in via Italia. All'interno del locale era avvenuto un delitto d'impeto, che secondo Zupo è stato l'esito di "un dramma della miseria".

Sembra che i due non avessero neanche i soldi per mangiare e utilizzassero l'ex comitato elettorale come sistemazione di fortuna, entrando da una finestra. E la coppia litigava in continuazione per le condizioni di indigenza in cui erano costretti a vivere. Al culmine di un ennesimo scontro, lui l'ha uccisa strozzandola e causandole un infarto.

A far scattare l'allarme è stata una telefonata al 113. Poco prima delle nove è arrivata alla questura una chiamata da Spoltore. L'uomo al telefono diceva che c'era stata una lite tra un uomo e una donna, forse addirittura un accoltellamento, e che era probabile che ci fosse un cadavere.

In seguito si è scoperto che a chiamare il 113 è stato il figlio di Rashev. L'omicida, subito dopo aver strozzato la convivente, ha chiamato il figlio che ha subito allertato i soccorsi.

Poco dopo la telefonata a Villa Raspa sono arrivati gli uomini della squadra Mobile, diretti da Nicola Zupo, e i sanitari del 118. Sul posto in appoggio sono poi arrivati anche i carabinieri di Spoltore. Un via vai che non è certo passato inosservato in paese. Per entrare dentro l'ex comitato elettorale gli agenti hanno dovuto sfondare la vetrina. Dentro il locale, che a quanto sembra veniva usato dalla donna come sistemazione di fortuna, la polizia e i medici hanno trovato il cadavere.

Rashev era presente nel locale al momento del rinvenimento del corpo della donna. All'arrivo della polizia l'uomo, in passato ricoverato per disturbi psichici, era in stato confusionale, non parlava e non riusciva a camminare. Ieri è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Pescara. Ora è nel carcere di San Donato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA