Droga, nove arresti c’è anche uno dei Ciarelli

Ordinanza per un rom accusato dell’omicidio di Rigante, denunciato il fratello L’accusa dei carabinieri: spacciavano eroina e coca a Fontanelle e Rancitelli

PESCARA. In carcere ci stava già, con l’accusa di aver partecipato alla spedizione in cui è stato ucciso l’ultrà Domenico Rigante. Da ieri mattina di motivo per restare in cella ne ha anche un altro. Perchè Antonio Ciarelli, 22 anni, è accusato di spaccio continuato di stupefacenti insieme al fratello Angelo, anche lui accusato del delitto di via Polacchi. Per Antonio il gip Luca De Ninis ha disposto la custodia cautelare in carcere. Soltanto denunciato invece il gemello Angelo Ciarelli, anche lui in carcere dal 9 maggio insieme a Massimo Ciarelli, accusato di aver colpito a morte Rigante, e agli altri due presunti complici, Luigi e Domenico Ciarelli.

I gemelli Ciarelli sono rimasti coinvolti in un’operazione scattata all’alba di ieri mattina a Rancitelli e Fontanelle e condotta dai carabinieri della compagnia di Pescara diretti dal tenente Salvatore Invidia. I militari hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare, otto in carcere e una agli arresti domiciliari richieste dal pm Gennaro Varone e disposte dal gip Luca De Ninis.

Come hanno spiegato ieri mattina il comandante provinciale Marcello Galanzi e il tenente Invidia gli arrestati spacciavano eroina e cocaina, ma anche hashish e marijuana. Lo facevano soprattutto nelle loro case di Fontanelle e Rancitelli, in via Caduti per Servizio, al ferro di cavallo di via Tavo, in via Lago di Borgiano, in via Lago di Capestrano.

L’indagine è partita a ottobre del 2011, proprio quando a fontanelle sono iniziati gli attentati contro Nello Raspa, allora presidente dell’associazione Insieme per Fontanelle che da tempo denunciava il clima di illegalità nella zona, e contro la sede dell’associazione di via Caduti per servizio.

Grazie ai controlli effettuati sul territorio sia a Fontanelle che a Rancitelli i carabinieri hanno raccolto gli elementi che ieri hanno portato all’arresto dei nove accusati di spaccio.

In carcere sono finiti Vincenzina De Rocco, 41 anni, e il marito Fernando Spinelli, 38 anni, residenti in via Lago di Borgiano a Rancitelli, Ambra Dell’Oglio, 63 anni, residente in via Caduti per servizio, Giuseppina Cirelli, 26 anni, e Emilia Ciarelli, 28 anni, residenti in via Tavo, Sabina Bevilacqua, 35 anni, residente in via Lago di Borgiano, tutti difesi dall’avvocato Luca Sarodi, Giosuè Giordano, 40 anni, residente in via Lago di Capestrano, difeso da Sarodi e Paolo Marino e appunto Antonio Ciarelli. Arresti domiciliari invece per Donato Filippone, 41 anni, residente a San Valentino. I nove sono tutti accusati di spaccio continuato di droga.

Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza dieci persone, dodici sono state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Altre dieci persone, sempre durante le indagini, sono state arrestate per evasione dagli arresti domiciliari, violazione delle prescrizioni di sorveglianza speciale.

In totale nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 150 grammi di eroina, 100 grammi di cocaina, 100 grammi di hashish e 7 mila euro in contanti ritenuti proventi di attività di spaccio.

«L'operazione odierna condotta dai carabinieri in via Caduti per Servizio, a Fontanelle, è la dimostrazione dell'attenzione massima di tutte le istituzioni e delle forze dell'ordine nei confronti di un quartiere sicuramente problematico, ma sul quale sono ben accesi i riflettori dello Stato. Gli arresti sono il segno della presenza di noi tutti e della volontà espressa di non far abbassare il livello d'allerta a tutela delle numerose famiglie oneste e perbene, la maggior parte, che abitano nel quartiere e che meritano tranquillità», ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia.

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