Due anni per il recupero dell’Eremo di Santo Spirito

ROCCAMORICE. Momento storico per l'Eremo di Santo Spirito a Majella. Dopo oltre 150 anni di abbandono, quando furono soppressi gli ordini monastici, per questo antico monumento della cristianità (la...

ROCCAMORICE. Momento storico per l'Eremo di Santo Spirito a Majella. Dopo oltre 150 anni di abbandono, quando furono soppressi gli ordini monastici, per questo antico monumento della cristianità (la costruzione risale all'XI secolo) arriva il tempo del «restauro, della valorizzazione e della riqualificazione».

Così è stato intitolato il progetto redatto dall'architetto Lorenzo Leombroni, finanziato con i proventi dell'8 per mille. Il progetto, che ha già ricevuto tutte le approvazioni e nulla osta necessari, ha impegnato la somma di circa 303mila euro ed i lavori saranno ufficialmente consegnati sabato 10 maggio all'impresa che se li è aggiudicati, la Pa.Art srl. di Gessopalena che li dovrà concludere entro 240 giorni come previsto nel contratto. «Questo finanziamento», spiega il sindaco Alessandro D'Ascanio, «riguarda un primo lotto di lavori, ma ne saranno necessari altri data la fragilità del bene monumentale. Il progetto è un tassello fondamentale della strategia di tutela, recupero e valorizzazione del ricco e articolato patrimonio storico-artistico di Roccamorice.

L'Abbazia di Santo Spirito a Maiella, tratto identitario rilevante dell'intero Abruzzo, alla luce del suo strettissimo legame con la figura di Pietro del Morrone (Papa Celestino V), rappresenta il valore aggiunto di Roccamorice per la sua fortissima capacità attrattiva di flussi turistici di qualità, legati alla ricerca di spiritualità, di benessere, di fruizione del paesaggio e di un universo medievale del tutto suggestivo».

I lavori si concentreranno sulla chiesa, sugli ambienti ad essa connessi (sacrestia e refettorio) e sul palazzo del principe. Saranno ripuliti i prospetti, ripristinata la copertura, messi in atto altri interventi. Con lotti successivi sarà interessato l'intero complesso.

«Dall'anno scorso, l'amministrazione», riprende D'Ascanio, «garantisce un servizio guida nei mesi estivi e una costante manutenzione delle aree pertinenti. La valorizzazione di Santo Spirito, fa il paio con altre iniziative intraprese dall'Amministrazione per la riscoperta antropologica del culto di San Bartolomeo e per il vincolo, il recupero, la valorizzazione degli oltre novanta siti con capanne in pietra a secco intrapresa con la collaborazione fattiva dell'Archeoclub di Pescara». ©RIPRODUZIONE RISERVATA