Due giorni con i cibi freddi critiche al servizio mensa 

Sui social l’attacco dei genitori a Serenissima e Comune, esposto dello studio legale Aliano. L’assessore: «Problema tecnico, chiederemo il rimborso dei pasti»

MONTESILVANO. A meno di dieci giorni dall’avvio del nuovo servizio di refezione scolastica a Montesilvano è già polemica sulla quantità e sulla qualità del cibo erogato ai bambini. A partire dal 7 gennaio, infatti, la ditta Serenissima ha preso il posto della Cir Food, ma il suo debutto è stato tutt’altro che sereno. Un problema tecnico e la diffusione della fotografica di un pasto servito martedì, diventata subito virale tra i genitori, ha scatenato una bufera.
Nell’immagine si vede un piatto di riso bianco, delle carote e della ricotta: un pasto che, a detta dei genitori, non era assolutamente sufficiente a saziare i bambini. Difficile stabilire l’attendibilità della foto, dal momento che non è escluso che possa essere stata scattata quando parte del cibo era già stato consumato, ma questo dubbio non è bastato a fermare l’indignazione dei genitori e di alcuni consiglieri, come Paola Ballarini e Anthony Aliano. Ed è proprio quest'ultimo ad aver presentato, insieme al fratello e collega, l'avvocato Jody Aliano, un esposto alla Procura per chiedere che si faccia chiarezza sulla qualità e sulla quantità dei pasti erogati nelle giornate di lunedì e di martedì. Un chiarimento che intanto è arrivato dall’assessore Maria Rosaria Parlione. «Sono polemiche prive di alcun fondamento», commenta, «si è trattato di una situazione emergenziale alla quale si è immediatamente posto rimedio. Alle 8,37 di lunedì, la Serenissima – tramite il referente della società, Alberto Santini - ci comunica, via mail, che a causa del collaudo dell’impianto di metano è stato necessario sospendere l’erogazione del gas e non era possibile preparare pasti caldi e quindi sono stati preparati pasti freddi».
Una necessaria variazione del menu, dunque, non prevedibile dal momento che la ditta è stata informata dei controlli solo domenica sera, e che è stata comunicata dal Comune alle scuole pochi minuti dopo. «Inoltre, abbiamo avvisato la società che a breve avremo un incontro chiarificatore e in quel contesto chiederemo, eventualmente, il rimborso dei pasti erogati». Quanto alla quantità del cibo erogato, Parlione ricorda che si tratta di grammature rigorosamente indicate dalla Asl e garantisce che il Comune, tramite la commissione mensa, continuerà a effettuare verifiche a sorpresa. A confermare il subbuglio scatenato dalla foto tra i genitori è anche una madre facente parte della commissione mensa come rappresentante dei genitori, Maria Tarantella. «Abbiamo ricevuto molte segnalazioni e il nostro ruolo è quello di fare da filtro tra il Comune e i genitori. Molte famiglie propongono un rimborso e questo sarà sicuramente valutato con il Comune. Personalmente», aggiunge, «ritengo che un piccolo contrattempo possa capitare e che comunque bisogna dare tempo alla nuova azienda per introdursi».