Duecento lavoratori Inps protestano a Pescara

Manifestanti da tutto l’Abruzzo contro i tagli, stabiliti a livello nazionale, di 300 euro su salario accessorio (foto Michele Raho)

PESCARA. Oltre duecento lavoratori delle sedi Inps d' Abruzzo stanno manifestando a Pescara davanti alla Prefettura, nell'ambito della vertenza nazionale, per protestare contro la decisione della Ragioneria dello Stato di tagliare 300 euro sul salario accessorio, per un totale di 93 milioni di tagli nazionali. «Noi chiediamo - ha spiegato Vincenzo Traniello di Cisl Funzione pubblica - il ripristino dei 93 mln perchè non è più possibile continuare a mettere le mani in tasca ai lavoratori. Anzichè potenziare l'Inps quale baluardo dello stato sociale in quanto erogatore di servizi e prestazioni per le maestranze, si preferisce tagliare sulla carne viva dei lavoratori e non su consulenze esterne e appalti, se non in minima parte». Una delegazione di lavoratori incontrerà nella mattinata il prefetto di Pescara, Vincenzo D'Antuono. In Abruzzo, nelle sedi territoriali regionali, sono impiegati oltre un migliaio di persone.

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