le repliche dell’accusa, la sentenza attesa per il 23 febbraio 

E da mercoledì riparte il processo Rigopiano

PESCARA. Questa settimana riparte il processo Rigopiano per i 29 morti prigionieri nell’hotel abbattuto dalla valanga il 18 gennaio del 2017. Sono le ultime tre udienze, il 15, 16 e 17 febbraio,...

PESCARA. Questa settimana riparte il processo Rigopiano per i 29 morti prigionieri nell’hotel abbattuto dalla valanga il 18 gennaio del 2017. Sono le ultime tre udienze, il 15, 16 e 17 febbraio, prima della sentenza prevista per il 23 febbraio nei confronti dei 30 imputati che hanno scelto il rito abbreviato.
Si tratta di udienze riservate alle repliche dei magistrati (il procuratore Giuseppe Bellelli e i suoi due sostituti Andrea Papalia e Anna Benigni) che avevano chiuso la requisitoria chiedendo condanne per 151 anni a 26 dei 30 imputati.
Alle repliche dell’accusa, potrebbe poi seguire anche quelle da parte delle 120 parti civili costituite, e quelle del collegio difensivo che nelle scorse udienze ha concluso le arringhe chiedendo l’assoluzione per tutti gli imputati.
Gli argomenti trattati dai difensori sono stati diversi e tutti meritevoli di approfondimento da parte del giudice Gianluca Sarandrea che ha tante posizioni diverse da vagliare. Giocheranno un ruolo importante, ai fini della decisione, i risultati della superperizia disposta dal gup che ha introdotto il ragionevole dubbio sulle cause della valanga che distrusse l'albergo di Farindola, non escludendo la correlazione con il terremoto. Le ultime due arringhe, quella che riguardava l’ex prefetto Francesco Provolo e quella della dirigente prefettizia, Ida De Cesaris (due fra i destinatari delle richieste di condanna più pesanti con i 12 anni chiesti per il primo e i 9 per la seconda), avevano chiuso la sei giorni di udienze dedicate alla discussione delle difese. (m.cir.)