E i residenti diffidano l’azienda del gas

L’avvocato Sulpizio: «Il distacco è previsto dalla legge, ma ora l’amministratore deve spiegare»

PESCARA. Il blocco della fornitura del gas, nel caso di persistente morosità, è previsto dalla legge. Ma in alcuni casi particolari, come per le categorie protette, cioè malati e disabili, non è consentito procedere al distacco delle utenze. Deve essere tuttavia l’amministratore del condominio a far presente che ci sono categorie protette in uno stabile. È quanto spiega l’avvocato e consigliere comunale Adelchi Sulpizio, nominato come legale da alcuni condomini. «Dobbiamo capire innanzitutto perché l’amministratore non ha pagato», afferma, «poi, si può valutare se richiedere l’intervento del prefetto per far ripristinare il riscaldamento, perché si tratta di pubblica incolumità».

Nel frattempo, i residenti si stanno dando da fare. Si sono rivolti ad uno studio di commercialisti e hanno fatto partire una diffida alla società erogatrice del gas, Eneide, «per riallacciare con assoluta immediatezza e comunque entro il 4 febbraio, il servizio di riscaldamento».

La lettera-diffida prosegue. «Avvisando che, in difetto e senza ulteriore avviso», si legge alla fine del documento, «i condomini procederanno a produrre esposto alla procura della Repubblica... al fine di verificare se il vostro inopinato comportamento risponda alla normativa etica, sociale e civilistica, fatto salvo ogni ulteriore provvedimento circa la richiesta dei danni sopportati».

Secondo l’avvocato Sulpizio, si è creata «una situazione assurda, perché nel mese di gennaio con queste temperature, a prescindere da tutto, non si possono lasciare 50 famiglie senza riscaldamento da oltre una settimana, in particolare se pensiamo che in questo palazzo vi abitano molti bambini ed anziani».

«Ora la cosa più urgente», afferma, «è concordare con la ditta erogatrice del gas, l'immediata riattivazione della fornitura in modo da consentire l'accensione del riscaldamento centralizzato e scongiurare contestualmente con l'Aca anche il distacco della fornitura dell'acqua».

«In tal senso», rivela, «chiederò anche l'intervento del prefetto e delle preposte attività al fine di tutelare la salute degli abitanti di questo palazzo, che si trovano in questa situazione sicuramente non per loro colpa».

«Una volta risolta l'emergenza», conclude, «valuteremo l'operato dell'amministratore del condominio e la sussistenza di suoi profili di responsabilità sia civili che penali, in quanto è del tutto evidente che lo stesso dovrà spiegare i motivi per cui non ha pagato tutte queste bollette, lasciando il palazzo al freddo e mettendo a rischio la salute di tante persone».

Alcuni condomini sostengono di aver cercato di contattare l’amministratore ma senza successo. Per tale motivo, è stata convocata l’assemblea per il 7 e 8 febbraio prossimi.

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