E il centrosinistra chiede nuovi fondi

Del Vecchio rassicura: «Da D’Alfonso ci aspettiamo la riassegnazione dei contributi e nuovi soldi»

PESCARA. Non appare preoccupato il vice sindaco di Pescara e assessore ai Lavori pubblici Enzo Del Vecchio. Ma, al contrario, si dice convinto di come le risorse dei fondi ex Pain, destinate, tra l'altro, al piano anti-allagamenti, «non siano a rischio».

«Alla Regione», annuncia Del Vecchio, «abbiamo chiesto l'immediata riassegnazione del finanziamento da 2,8 milioni di euro, ma anche ulteriori somme per altri interventi». La revoca disposta in autotutela dalla giunta D'Alfonso è motivata dal fatto che l'attribuzione delle risorse (a livello regionale si parla di 16,9 milioni di euro) era avvenuta «senza rispettare il criterio della programmazione e dell'individuazione delle priorità», previsto dalla delibera 78, del 2012, del Cipe. A Pescara, in base a quanto stabilito dal precedente governo regionale, sarebbero dovuti andare 2,8 milioni di euro, di cui 2 milioni per il Piano anti-allagamenti e 800mila euro per interventi ed opere da decidere. Entro l'8 agosto, la giunta provvederà ad un altro atto di riprogrammazione delle risorse, sulla base delle emergenze e priorità segnalate dai Comuni e dalle direzioni. I fondi, a patto che vi siano i progetti, potrebbero arrivare ai Comuni già ad agosto.

Del Vecchio si dice convinto della necessità di tornare ad una situazione di legittimità per quanto riguarda l'attribuzione delle risorse ed annuncia che, dopo la revoca ed in previsione del nuovo provvedimento della giunta regionale, «il Comune ha inviato una lettera al governatore Luciano D'Alfonso per chiedere l'immediata riassegnazione del finanziamento da 2,8 milioni di euro». Nella lettera, inviata ieri, si chiedono anche ulteriori risorse, per la «messa in sicurezza di altri ambiti del territorio comunale, con particolare riferimento alle zone collinari e pedecollinari». L'obiettivo è di far fronte ai «gravi fenomeni erosivi, smottamenti e frane che hanno compromesso viabilità e sottoservizi e causato ingenti danni», in seguito all'alluvione del dicembre scorso. Nel sottolineare che «non tutte le opere previste dalle delibere del centrodestra sono sbagliate, anzi diverse sono condivisibili» e citando in tal sensoil Piano anti-allagamenti, il sottosegretario alla presidenza della Regione Camillo D'Alessandro, afferma che era necessario «ripristinare la legittimità circa la spesa dei fondi o il rischio sarebbe stato quello di una giungla giudiziaria».

Lorenzo Dolce

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