E il check-in si anima di turisti 

Molti stranieri tra i viaggiatori in attesa dell’imbarco a Pescara

PESCARA. La stagione clou per le vacanze, l’estate, non è ancora entrata, ma all’aeroporto d’Abruzzo c’è già movimento. C’è chi si sposta per lavoro, chi per vacanza, chi per andare a trovare parenti. Insomma, il transito è “vivo", con le sue aspettative. Come quelle di Doriana Vivaldo, pugliese di origine, ma da tempo trapiantata a Pescara. Vivaldo è in partenza per Torino: «Vado lì per un colloquio», dice mentre è in coda per il check in. «E penso che i voli low cost siano molto utili». Anche se, sottolinea Doriana, « credo che Pescara, come aeroporto, non dà una grande offerta. Per andare in certi posti devo andare all’aeroporto di Roma. Qui, per esempio, per il nord Europa non c’è niente. Poi mi piacerebbe che ci fosse qualche altro volo interno, tipo Verona». Chi sta facendo “Heimkher”, ritorno a casa, sono invece tre ragazze tedesche, Daniela, Sandra e Maren, che, dopo aver trascorso cinque giorni in Abruzzo, stanno per prendere il volo per Frankfurt-Hahn, per poi raggiungere la loro Karlshrue. «Siamo venute qui per la prima volta», racconta Daniela, in tedesco, in attesa del volo. «E devo dire», aggiunge la ragazza tedesca, «che i voli sono buoni». Soddisfatto è un altro tedesco, anch’egli in procinto di ripartire. «Sono venuto qui per andare a trovare mia sorella», dice Walter Pfarrer, «e lo faccio, diciamo, anche due o tre volte all’anno». Alcuni consigli arrivano da un gruppo di belgi, originari delle Marche, in attesa di ripartire per Bruxelles. Per Carmelina Lupa, infatti, il problema da afforntare è «la segnaletica stradale, che da Ascoli Piceno, fino a Pescara, è insufficiente. Venendo giù, dalle Marche», rileva Lupa, «non è ben indicata la strada per arrivare in aeroporto. Chi non è italiano, sicuramente avrà difficoltà a giungere a destinazione». Lupa è accompagnata da altre persone, un gruppo che viene in vacanza in Italia «due o tre volte all’anno», ora in attesa dell’aereo per il Belgio, dopo una settimana passata in Italia.
Dal gruppo in partenza per il Belgio, poi, uno dei componenti, oltre alla segnaletica stradale relativa all’aeroporto, fa notare un altro aspetto dei collegamenti del Belgio con l’Abruzzo. «Secondo me i voli da e per il Belgio dovrebbero essere uno per ogni giorno della settimana. Io so che molti vorrebbero venire in Italia dal Belgio, ma poi, quando vedono che non ci sono aerei nei fine settimana, rinunciano a venire del tutto in Italia».
Vito de Luca
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