Futuro disegnato attraverso il ridimensionamento dei costi di gestione e il ringiovanimento della rosa

E' il Pescara delle occasioni sciupate

Sabato a Portogruaro passerà l'ultimo treno per sperare nei play off. Nel c'è un futuro ridimensionamento dei costi di gestione e il ringiovanimento della rosa

PESCARA. C'è il rischio (concreto) che questo Pescara passi alla storia come la squadra delle occasioni fallite. L'obiettivo iniziale era la salvezza ed è stato praticamente centrato, per carità. Ma il cammino del girone di ritorno lascia spazio al rammarico e a un pizzico di delusione.

Il rammarico per essersi lasciato sfuggire il treno della qualificazione ai play off. Oggi, quando mancano cinque partite alla fine, il sesto posto (occupato dal Torino) è a tre punti, il quarto (occupato dalla Reggina) a quattro lunghezze. Oggettivamente gli spareggi-promozione restano alla portata.

Ma il Pescara degli ultimi mesi non autorizza sogni di gloria. Finora, ha sempre fallito il salto di qualità. Nel girone di ritorno ha sempre rallentato quando aveva la possibilità di accelerare. Assenze, limiti caratteriali e quant'altro. E, soprattutto, un rendimento inferiore a quello dell'andata. Dopo 16 giornate nella fase ascendente del torneo ha conquistato 20 punti; nel ritorno 18. Un saldo passivo inatteso alla luce delle operazioni di mercato di gennaio. Da qui anche la delusione della tifoseria. Attese non sostenute dai risultati in un campionato in cui regna un sostanziale equilibrio alle spalle delle battistrada Siena e Atalanta.

I biancazzurri hanno ancora la possibilità di nobilitare la stagione del ritorno in serie B. Mancano cinque partite, ma per riuscirci devono cambiare marcia. Devono invertire il trend in trasferta, visto che giocheranno tre gare lontano dall'Adriatico-Cornacchia. Nel girone di ritorno, infatti, hanno perso sette partite su otto fuori casa, vincendo solo a Piacenza. Calendario sulla carta abbordabile, avversari alla portata del Pescara. Ma con lo spirito e con il gioco visti ad Ascoli e contro il Frosinone i play off rimarranno un'illusione.

Ecco perché la sfida di sabato a Portogruaro sarà il crocevia: dentro o fuori, solo vincendo la squadra di Eusebio Di Francesco potrà rilanciarsi e dare un senso all'ultimo mese di campionato. Altrimenti si inizierà a parlare concretamente di futuro: di un direttore generale, Fabrizio Lucchesi, che sembra avviato ai saluti e di un gruppo, quello della promozione e della salvezza, da modificare per ridurre i costi di gestione.

Sì, perché il futuro, secondo le previsioni, non potrà prescindere dal ringiovanimento dell'organico. Ricordate De Cecco la settimana scorsa? «Molti giocatori devono guadagnarsi la conferma», disse il presidente. Un manifesto programmatico in assenza dei play off.

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