E l’opposizione va alla guerra delle carte

Il Consiglio dà il via all’esame del piano di riequilibrio, ma arrivano 120 emendamenti

PESCARA. È partito l’esame in consiglio comunale del Piano di riequilibrio finanziario ed è già scontro. L’opposizione ha presentato circa 120 emendamenti per modificare il documento da inviare al ministero dell’Interno e alla Corte dei conti per ottenere il via libera alla procedura di predissesto, considerata essenziale dall’amministrazione comunale per risanare i conti in rosso dell’ente.

Le prime schermaglie tra i due opposti schieramenti si sono registrate sin dall’inizio della seduta, quando il centrodestra ha presentato due pregiudiziali, entrambe bocciate dall’aula, per far rinviare l’esame del provvedimento. La seduta è poi proseguita con l’illustrazione del Piano, da parte dell’assessore al bilancio Bruna Sammassimo e della lettera di 17 pagine che il direttore alle Attività amministrative del Comune Guido Dezio ha inviato al collegio dei revisori in risposta ai rilievi mossi sul Piano. Il dibattito è proseguito nel pomeriggio. La seduta riprenderà oggi pomeriggio per consentire agli uffici di esaminare e dare un parere ai 120 emendamenti presentati dal centrodestra e dal Movimento 5 Stelle e al maxiemendamento di 20 pagine, messo a punto dalla maggioranza per correggere il Piano di riequilibrio. La battaglia, quindi, si sposta ad oggi. Il centrodestra, in particolare, chiede garanzie sull’utilizzo del fondo di rotazione che l’amministrazione comunale dovrebbe ottenere dallo Stato a titolo di prestito ad interessi zero, nel caso in cui dovesse essere accettata la richiesta di avvio della procedura di predissesto finanziario. Il fondo doveva essere di 30 milioni, ma dal ministero dell’Interno è arrivata una lettera, martedì scorso, in cui si specifica che l’importo massimo che il Comune di Pescara può ottenere si aggira sui 33,5 milioni di euro, cioè 3,5 milioni di euro in più del previsto. «Noi vogliamo sapere che cosa vuole farci l’amministrazione comunale con questi 3,5 milioni di euro in più», ha detto il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, «visto che le tasse, già portate al massimo, non potranno diminuire, almeno si può pensare di introdurre agevolazioni e detrazioni per le famiglie riducendo così il peso tributario».

Il Movimento 5 Stelle, invece, ha presentato 12 emendamenti, definiti «emendamenti delle responsabilità», per fare chiarezza sulle presunte responsabilità delle precedenti amministrazioni nel portare i conti dell’ente sull’orlo del dissesto finanziario. (a.ben.)

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