Ecco l'esposto del Consiglio di disciplina abruzzese

Ordine: processate il Centro. Il falso del Consiglio di disciplina dei giornalisti d’Abruzzo. Finito con una archiviazione

Oggetto: segnalazione eventuale violazione deontologica.

In data 3 febbraio 2017 veniva pubblicata sulla prima pagina del quotidiano Il Centro, edito a Pescara, una foto (che si allega) a centro pagina raffigurante il cadavere, riverso sul selciato, di un giovane assassinato a Vasto due giorni prima sotto i titolo “Attaccato alla vita. Fino all’ultimo respiro”. La foto mostra la vittima non ricoperta dal lenzuolo, in un lago di sangue, nell’atto di stringere tra le mani il suo telefonino.

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Un particolare, quest’ultimo, che è oggetto di un’ulteriore particolare riquadrato. Il comma 1 dell’articolo 8 (Tutela della dignità della persona) del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica stabilisce che “salva l’essenzialità dell’informazione, il giornalista non fornisce notizie o pubblica immagini o fotografie di soggetti coinvolti in fatti di cronaca lesiva della dignità della persona, né si sofferma su dettagli di violenza, a meno che ravvisi la rilevanza sociale della notizia o dell’immagine”. Limiti, questi, che a detta dello scrivente appaiono superati, proponendo al lettore una immagine non essenziale ai fini del racconto della vicenda, e che al contrario indugia su particolari lesivi della dignità della persona ritratta.

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Sulla pubblicazione dell’immagine sono pervenute allo scrivente numerose segnalazioni orali, con richiesta di intervento da parte dell’Ordine dei giornalisti. E un ampio dibattito si è creato, nello stesso tempo, anche sui principali social network, in relazione alla vasta eco che il delitto ha generato nell’opinione pubblica della città e della regione: traccia se ne rinviene, soprattutto con espressioni di forte dissenso nei confronti della stessa testata, perfino sulla pagina Facebook del quotidiano (di cui si rimette copia). D’altra parte, la stessa Corte Costituzionale, nella sentenza numero 293 del 2000 (http://www.giurcost.org/decisioni/2000/0293s-88.html) ha confermato la legittimità costituzionale dell’articolo 15 della legge 47/48. La responsabilità della redazione della prima pagina dei quotidiani, a meno di deleghe esplicitamente espresse dallo stesso, è comunque riferibile alle prerogative del direttore responsabile delle diverse testate, che nel caso in specie risulta essere il giornalista Primo Di Nicola, iscritto a codesto Ordine professionale. Il presidente del consiglio di disciplina odg Abruzzo Sergio D’Agostino