Esposto contro i comitati

Lavori fermi per Filò, la ditta si rivolge alla questura

PESCARA. Un esposto alla questura per interruzione di servizio pubblico: la ditta Balfour Beatty che sta realizzando il filobus sulla strada parco si rivolge alla questura e chiede di verificare se dietro lo stop dei lavori imposto dai manifestanti a fine settembre possa essere ravvisata un'ipotesi di reato. Questa settimana, intanto, il presidente della Gtm Michele Russo annuncia che i lavori, nel tratto pescarese, resteranno fermi: un segnale distensivo del presidente della Gtm nei confronti delle associazioni e dei comitati con cui, come continua a ripetere, «continuerò a dialogare, ma nel rispetto di quello che prevede la legge». Invece, riprenderanno stamattina i lavori nel tratto di Montesilvano, a ridosso di via Polesine e via Marinelli, dove il cantiere di Filò è iniziato da un anno e mezzo e dove sono comparsi i primi pali della rete elettrica.

Ma a destare preoccupazione, è la parte pescarese, quel cantiere a ridosso delle Naiadi presidiato notte e giorno dai manifestanti contrari al filobus: un picchetto organizzato 24 ore su 24 con ritrovo nel gazebo alle spalle delle transenne delle Naiadi e con l'obiettivo di non far avanzare il cantiere.

«Questo progetto è inutile, è uno spreco di soldi pubblici, non risolverà i problemi della mobilità a Pescara», hanno detto i manifestanti tante volte proponendo altre soluzioni, da nuovi percorsi alla sperimentazione di autobus ecologici. Ma a fine settembre, quando gli operai della ditta hanno tentato di spostare le transenne cento metri più avanti, i manifestanti hanno fatto quadrato intorno ai camion della ditta incaricata di realizzare i lavori e li hanno interrotti e, così, è scattato l'esposto alla questura contro ignoti. Giorni in cui il Pd ha incontrato anche il prefetto esponendo l'emergenza di ordine pubblico. «Questa settimana i lavori resteranno fermi a Pescara», dice Russo che, pazientemente, continua a spiegare ai manifestanti quello che ormai non si può più fare per legge: «Bloccare i lavori».

Intanto, le varie voci sul progetto contrastato si sono ritrovate sedute al tavolo tecnico-politico convocato ieri pomeriggio nella sala giunta del Comune. L'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli ha moderato un dibattito tra i consiglieri - Lorenzo Sospiri, Armando Foschi, Maurizio Acerbo, Adelchi Sulpizio, Camillo D'Angelo, Moreno Di Pietrantonio, Adele Caroli - i rappresentanti delle associazioni Mario Sorgentone, Maurizio Biondi e Loredana Di Paola, alcuni dirigenti e rappresentanti della ditta Balfour Beatty.

Tre ore di colloquio in cui Russo ha chiarito i punti che è costretto a rispettare per legge: «Non è possibile modificare il progetto, non è possibile cambiare i mezzi scelti. Non è possibile apportare modifiche di carattere sostanziale. Quindi, se il tavolo tecnico è un'occasione di comunicazione, mi sta bene, ma non è sufficiente a modificare la legge».

I manifestanti hanno ribadito le proprie necessità, quelle di fermare i lavori, di lavorare a progetti alternativi, come il percorso presentato da Sorgentone sul tracciato in via Caravaggio e via Ferrari, mentre il Pd si è appellato all'articolo 9 del contratto per invocare la sospensione dei lavori. L'articolo dice che la Gtm può «a suo insindacabile giudizio sospendere i lavori per cause di forza maggiore». Cause che per il Pd sono già in corso, ma non per Russo che precisa che «per forza maggiore si intente una calamità naturale». Acerbo ha chiesto di accedere al parere del legale che dice che i lavori non possono essere sospesi, Sospiri ha invocato una proposta alternativa da parte delle associazioni contrarie che, hanno concluso, ricordando il percorso in via Caravaggio. Il tavolo tecnico è stato riaggiornato a mercoledì 13 alle 16, ma intanto i lavori del cantiere di Pescara dovranno riprendere. Ieri mattina, infine, l'assessore comunale Fiorilli, l'assessore regionale Giandonato Morra e Russo hanno fatto un sopralluogo sul cantiere di Montesilvano: un incontro in programma da tempo per fare un punto della situazione e sullo stato di avanzamento del cantiere di Montesilvano. «Una palificazione a minimo impatto ambientale, un sistema che accoglierà il passaggio del filobus sull'ex tracciato ferroviario, un cantiere che dovrà andare avanti per restituire ossigeno al traffico», è stato detto.

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