Ex Cofa, Becci: nessuna irregolarità sull'acquisto

Lo scontro tra Confcommercio e Camera di commercio dopo le denunce in procura di Ardizzi, Becci: "Mai firmato contratti da 15 milioni di euro per acquistare l'area dalla Regione"

PESCARA. E' scontro sulla vendita dell'ex Cofa tra Confcommercio e la Camera di commercio: dopo i due esposti presentati da Ezio Ardizzi, presidente di Confcommercio, oggi è arrivata la risposta di Daniele Becci, presidente della Camera di commercio. "La Camera di commercio di Pescara", ha detto Becci, "non ha firmato alcun preliminare di acquisto delle aree ex Cofa. Esiste solo un documento predisposto dalla Commissione Trattante, incaricata sin dal 2010 di valutare un eventuale acquisto dell'area, ma che dovrà poi eventualmente avere l'avallo della Regione Abruzzo, proprietaria dell'area, dove noi", ha detto ancora Becci, "abbiamo già effettuato da tempo la bonfica da eternit e altre sostanze tossiche. Ma la cosa grave è che esiste una delibera numero 155 del 4 settembre del 2008, in cui la giunta camerale, all'epoca presieduta da Ardizzi, concede mandato proprio al presidente Ardizzi per predisporre la sottoscrizione di un protocollo d'intenti per la bonifica dell'area ex Cofa, ritenuta dalla Camera di commercio importante per lo sviluppo turistico collegato al Marina di Pescara. Se Ardizzi vuole presentare esposti in procura, porti però anche questa delibera del 2008, quando lui era il presidente, e non io".

La conferenza stampa odierna di Becci segue quella dei giorni scorsi in cui Ardizzi, aveva annunciato di avere presentato due esposti alla procura in merito alla vicenda dell'acquisto da parte della Camera di commercio per 15 milioni di euro. Sul mancato accesso agli atti, lamentato da Ardizzi, Becci ha ribattuto: "Non è affatto vero. La Confcommercio e Ardizzi hanno avuto accesso agli atti, tanto è vero che negli ultimi due anni, hanno inoltrato 77 note, l'ultima questa mattina, con 37 richieste di accesso ad atti e delibere dell'ente camerale".

Becci ha poi parlato anche dello stipendio del segretario geenerale Massimo Taschini, oggetto di un'altra polemica a distanza con Ardizzi: "Ho seguito l'iter di legge, e pedissequamente quanto fatto dall'ex presidente Ardizzi. E' stato sempre Ardizzi a dare mandato alla giunta di conferire un premio di risultato massimo del 30% al segretario Taschini e non io. E' stata la giunta da lui presieduta ad adottare questi provvedimenti. Noi invece", conclude Becci, "dopo avere deciso con apposita delibera di riportare la Camera di commercio da ente complesso ad ente semplice, conseguentemente ridiscuteremo il contratto di tutti i dirigenti, e in primis quello del segretario Taschini".