Ex Cofa, l’accordo di programma approvato per un solo voto

Commissione Urbanistica, l’Udc si astiene e la maggioranza rischia lo scivolone Oggi lo scontro in consiglio comunale, i centristi pronti a chiedere il rinvio del documento

PESCARA. L’accordo di programma per l’ex Cofa ha rischiato una bocciatura, ieri pomeriggio, in commissione Urbanistica. L’Udc si è astenuta e il documento è passato per un solo voto, grazie ad alcune assenze nell’opposizione. Mancavano i consiglieri di Sel e di Fli. Si sono espressi a favore Mambella (Pescara futura), Foschi, D’Incecco e Di Luzio (Pdl). Hanno dato parere contrario D’Angelo, Del Vecchio, Fusilli (Pd) e Sulpizio (Centro democratico). Si è invece astenuto Dogali (Udc). Nei giorni scorsi, la Circoscrizione Porta Nuova si era espressa contro con un voto bipartisan.

Cosa accadrà oggi, quando il consiglio comunale dovrà votare la ratifica dell’accordo di programma, stipulato da Regione, Provincia, Comune e Camera di commercio per consentire all’ente camerale di realizzare i suoi progetti sull’area dell’ex mercato ortofrutticolo? La maggioranza rischia di non avere i numeri sufficienti per approvare il documento, senza i voti dell’Udc. Ma ci potrebbe essere una scappatoia per il centrodestra per evitare uno scivolone pesante.

I centristi si presenteranno in aula con la proposta di un rinvio della votazione almeno sino a lunedì prossimo. «Serve una riflessione sull’ex Cofa», ha detto il capogruppo Vincenzo Dogali, «perché va riconsiderato l’intero Piano particolareggiato 2, che è cambiato con gli interventi di Pescaraporto e per la realizzazione della caserma della guardia di finanza. Noi non siamo contrari a questo accordo di programma, che comunque deve essere approvato da un’ampia maggioranza e non da un gruppo risicato di consiglieri. Per questo è necessaria una riflessione». L’opposizione, invece, continua ad essere contraria. Ieri, in proposito, si è espresso anche Fli, che ora minaccia un ricorso al Tar se l’accordo di programma dovesse essere ratificato dal consiglio. «Domani (oggi, ndr) attenderemo la maggioranza al varco», ha avvertito il capogruppo Massimiliano Pignoli, «questo è l’ennesimo regalo che Comune e Regione fanno ai privati. Invece di prevedere, per la destinazione di un’area così importante, una discussione democratica in consiglio, hanno deciso di bypassare l’aula ricorrendo a una decisione di giunta». «Fli», ha aggiunto, «non mollerà di un millimetro, visto che abbiamo preparato pregiudiziali ed emendamenti che presenteremo nel corso dell’assise civica». «Attendiamo la deliberazione del consiglio», ha rivelato il coordinatore cittadino di Fli Fabio Di Paolo, «e ci riserviamo, nel caso in cui la maggioranza consiliare dovesse ratificare l’accordo di programma, di proporre un ricorso dinanzi al Tar, poiché il procedimento amministrativo risulta, a nostro giudizio, affetto da plurimi profili di illegittimità e in violazione della legge».

«Noi», ha precisato Di Paolo, «non siamo contrari a un intervento di riqualificazione di un’area della città importante e strategica, come quella dell’ex Cofa e vogliamo anzi confrontarci sui contenuti con la città, ma non possiamo condividere il metodo utilizzato dall’amministrazione comunale, che intende approvare una variante al piano regolatore al buio e senza che vengano indicati e illustrati i programmi e le opere da realizzare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA