Ex Cofa, l’Udc è pronta a votare sì all’accordo

I centristi sciolgono la riserva sull’intervento, la maggioranza si ricompatta Dogali: «Via libera solo se il progetto approderà successivamente in consiglio»

PESCARA. L’accordo di programma per l’ex Cofa approderà in consiglio comunale mercoledì 27. Lo ha deciso ieri la conferenza dei capigruppo. E adesso le probabilità che il documento venga ratificato dall’aula sono notevolmente aumentate. La maggioranza si è improvvisamente ricompattata, perché l’Udc è pronta a votare sì, ma ad alcune condizioni ben precise: innanzitutto, che il progetto della Camera di commercio per la riqualificazione dell’ex Cofa venga esaminato e votato dal consiglio.

«Abbiamo di fronte un Piano particolareggiato», ha spiegato il capogruppo dei centristi Vincenzo Dogali, «che dopo l’intervento della guardia di finanza e quello di Pescaraporto sta perdendo la sua fase unitaria. Ora c’è un accordo di programma per riqualificare l’ex Cofa che va esaminato con tutte le cautele. La Camera di commercio ha già dichiarato quello che ci vuole fare, rispettando gli indici del piano regolatore. Su questo intervento possiamo trovare in aula un consenso ampio, con un impegno della giunta a garantire che la progettazione sia di alta qualità e sia sottoposta ad una gara ad evidenza pubblica». «Per far sì che il progetto venga in consiglio», ha proseguito Dogali, «è sufficiente un ordine del giorno da approvare contestualmente alla ratifica dell’accordo di programma. Del resto, non possiamo consentire che l’ex Cofa resti abbandonata per altri dieci anni. Ci deve essere, invece, un unicum progettuale tra il ponte del Mare, i 26mila metri quadrati dell’ex mercato ortofrutticolo e la riviera sud».

Fissa delle condizioni anche il Pd, in vista del voto in consiglio comunale. Condizioni, però, difficilmente realizzabili. «Siamo disponibili allo sviluppo di quell’area», ha fatto presente il vice capogruppo del Pd Enzo Del Vecchio, «se l’accordo di programma viene modificato, siamo disposti a votarlo. Ma deve essere svelato innanzitutto il progetto, che non viene nemmeno citato nell’accordo di programma». «Vogliamo capire quale sarà l’intervento che realizzerà la Camera di commercio», ha aggiunto il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, «il progetto va portato in consiglio e dopo decideremo cosa votare». Nei giorni scorsi, i consiglieri del Pd Del Vecchio, Camillo D’Angelo e Florio Corneli erano intervenuti per esprimere la loro preoccupazione per il futuro di quell’area. «La giunta comunale», avevano scritto in una nota, «ha adottato il Piano particolareggiato 2 che prevede, in base al documento redatto dall’architetto Stanghellini, uffici pubblici nell’ex Cofa come destinazione urbanistica. L’accordo di programma, sottoscritto il primo febbraio scorso, nonostante precisi obblighi di legge, risulta completamente privo di qualsiasi studio progettuale. Il progetto non può essere taciuto solo perché il soggetto realizzatore è un ente pubblico».

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