Ferito con la mannaia a Pescara, caccia al responsabile

Una lite sul traffico, scoppiata di notte sulla golena sud e degenerata: il 22enne colpito al fianco è ancora grave. Si cerca l’aggressore

PESCARA. Discutere per questioni banalissime, legate alla circolazione, ed essere colpito al fianco con una mannaia. Ha dell’incredibile l’aggressione subita l’altra notte da un 22enne nato a Ortona e residente a Pescara, A.F., finito in ospedale in prognosi riservata. Pochi, al momento, gli elementi per ricostruire la vicenda, di cui si sta occupando il personale della squadra mobile, diretto da Pierfrancesco Muriana, chiamato ad indagare per risalire al responsabile.

Sono passate le 4 di notte e A.F., in compagnia di due amici, si trova al centro storico di Pescara. I tre hanno trascorso la serata lì, sono in auto e stanno andando via, per rientrare a casa. Stanno percorrendo la golena sud del fiume Pescara, abituale area di parcheggio per chi frequenta il centro storico. I tre si trovano davanti cinque persone, che si spostano a piedi. La presenza dei pedoni impedisce il passaggio del veicolo per cui i cinque vengono invitati a spostarsi ma non lo fanno. I tre scendono dal mezzo, almeno così sembra, e cercano di convincere il gruppetto a fare largo all’auto. A quel punto compare la mannaia: la impugna uno dei cinque pedoni e, dopo averla estratta, colpisce uno dei tre scesi dall’auto, A.F.. Nessun tentennamento, nessun dubbio, nonostante l’arma sia pericolosissima, e il malcapitato non riesce a sottrarsi.

La vittima dell’assalto è ferita, ha un taglio profondo al fianco destro. I suoi amici non si rivolgono al 118 ma caricano il giovane in auto e lo accompagnano in ospedale, per farlo medicare. Dopo un passaggio al pronto soccorso, con una serie di accertamenti, il 22enne viene sottoposto a un intervento chirurgico, inevitabile visto che il colpo ricevuto gli ha provocato un versamento interno nella zona polmonare.

Nel frattempo scatta l’allarme, viene informata la polizia e il personale della Mobile si attiva per capire e risalire all’autore della feroce aggressione. Vengono identificati gli amici di A.F., due giovani di Francavilla al mare, che hanno 22 e 24 anni e sono incensurati. Vengono ascoltati per capire come sono andati con esattezza i fatti e come si è sviluppato il diverbio e anche per avere un identikit dei componenti dell’altro gruppo, visto che si tratterebbe di persone sconosciute a A.F. e ai suoi amici.

Si cercano, poi, tutte le persone che possono aver visto qualcosa e la polizia attende di vedere le immagini riprese dalle telecamere della zona, perché così si potrebbe risalire a chi si è mosso nelle stradine del centro storico l’altra notte e, quindi, potrebbe fornire informazioni sul gruppo protagonista del diverbio e in particolare sull’uomo che portava con sé una mannaia. Un lavoro ancora in corso, quello della polizia, che ha informato dell’accaduto il sostituto procuratore Mirvana Di Serio.

Intanto A.F. è stato ricoverato in Chirurgia e i medici si sono riservati la prognosi. Il 23enne è un volto già noto alle forze dell’ordine per episodi avvenuti nel 2011 e nel 2016. I reati che gli sono stati contestati in passato sono danneggiamento, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere.

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