PESCARA

Ferro di cavallo, giù l’ultima parte

L’abbattimento sarà completato in venti giorni, poi i lavori per la piazza e i servizi

PESCARA. E' scattato questa mattina alle 8.30 il primo colpo di benna per l’abbattimento dell’ultima palazzina del Ferro di cavallo, nel quartiere Villa del Fuoco. La demolizione sarà completata in venti giorni. Ieri mattina l’impresa Gentile Ambiente, che si è aggiudicata l’appalto dell’Ater da 1 milione 214mila euro di fondi Cipe, veicolati attraverso la Regione Abruzzo, è tornata sul posto per ripristinare l’intera recinzione intorno all’area di cantiere.

Come ha annunciato il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri durante il sopralluogo di ieri mattina nell’area di cantiere, dopo l’ultima fase della demolizione che riguarderà il fabbricato che custodiva la centrale dell’Enel, partirà anche la bonifica dell’intera superficie, con la rimozione degli inerti. «La demolizione », ha ricordato Sospiri, «è l’atto finale di un’attività lunga e difficile che ci ha visti impegnati per mesi, un’attività di progettazione e di studio del quartiere al fine di individuare la soluzione migliore che garantisse non solo la riqualificazione edilizia, urbanistica e sociale, ma soprattutto la vivibilità. Soprattutto portiamo a compimento un’operazione iniziata 25 anni fa quando l’assessore Lucio Candeloro per primo ebbe la lungimiranza di progettare tale intervento, convinto, e aveva ragione, che per risanare una periferia nata male non basta spalmare soldi per ristrutturare le case, ma occorre il coraggio di abbattere, di aprire spazi, di rendere permeabile il quartiere, e di ricostruire bene. E infatti in quello che oggi è lo spazio centrale del Ferro di Cavallo realizzeremo una straordinaria piazza di aggregazione che, con il benestare del consiglio comunale, dedicheremo e intitoleremo proprio a Candeloro».

Lo scorso luglio c’è stato il primo colpo di ruspa che ha dato inizio all’abbattimento del palazzone in via Tavo 15. Nei mesi scorsi l’Ater ha portato avanti la ristrutturazione di 100 appartamenti in tutta la città, di cui 78 riassegnati alle famiglie aventi diritto di Rancitelli. «Altre 30 famiglie che vivevano nel complesso senza diritto e che usavano gli appartamenti anche per loschi traffici », prosegue Sospiri, «tenendo in ostaggio tutti gli altri cittadini, sono state sfrattate. Al posto del Ferro di Cavallo, a destra e sinistra, verranno realizzati due nuovi edifici di minori dimensioni, per 56 appartamenti in tutto e al centro la piazza e i servizi». (y.g.)