Filò Pescara, valanga di no: "Non rispetta i diritti dei disabili"

Cittadini, ambientalisti e membri delle associazioni civiche uniti contro il passaggio della filovia sulla Strada parco: troppe barriere architettoniche, calpestati non solo i pedoni ma anche chi si muove in carrozzina

PESCARA. Si sono incontrati all’altezza dell’ingresso di Villa Sabucchi, sulla Strada parco, per ribadire il loro no al passaggio del filobus lungo l’ex tracciato ferroviario, che collega i Grandi Alberghi di Montesilvano con la stazione centrale di Pescara. I membri delle associazioni No Filovia e del comitato Utenti Strada Parco, uniti ai rappresentanti del Wwf e all’associazione Carrozzine determinate d’Abruzzo, hanno puntato il dito contro il maxi appalto della Gtm da 31 milioni di euro.

Secondo il fronte del no, il mezzo non rispetterebbe le norme di legge, andando contro la convenzione Onu sulle barriere architettoniche e presentando una serie di criticità: marciapiedi troppo stretti, mancanza di scivoli per il passaggio delle carrozzine, il restringimento della pista ciclabile e una serie di ostacoli che di fatto rendono pericoloso persino il passaggio dei pedoni.

Il progetto, inoltre, non è mai stato sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale. Il presidente della Gtm Michele Russo ha presentato uno “studio preliminare ambientale” per il sistema di trasporto pubblico locale elettrificato a tecnologia innovativa, attualmente in attesa di essere esaminato dal Comitato di coordinamento regionale Via. Il termine per la presentazione delle osservazioni è scaduto il 30 marzo scorso, mentre il Comitato regionale Via ha altri 45 giorni di tempo per accogliere o meno le osservazioni presentate dai cittadini. A corredo dei diversi dossier, ci sono 2.380 firme di gente contraria a Filò.