Filovia, coro di no a Pescara: oggi la protesta dei comitati

I lavori sulla strada parco, scontro tra presidente della Provincia e ambientalisti: «Pali e fili non provocano danni». La replica dei contrari: «Omissioni negli studi»

PESCARA. Lo chiama «un momento di riflessione comune» per «chiarire pubblicamente tutti quei punti che ancora destano perplessità» ed evitare altri ritardi. Lo afferma il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che interviene così sulla filovia sulla strada parco. La presa di posizione di Testa arriva nel giorno di un’altra protesta contro i lavori: oggi alle 11 davanti ai cancelli del parco di Villa Sabucchi, cuore della strada parco, manifesta gli ambientalisti del Wwf, le associazione Carrozzine Determinate e PescaraBici e il comitato No filovia. Una manifestazione per presentare alla stampa le osservazioni allo studio ambientale presentato dalla Gtm al comitato Via (Valutazione di impatto ambientale) della Regione Abruzzo. Se Testa ribadisce di essere favorevole, il Wwf continua a dire il contrario bollando come «approssimativo nonché omissivo lo studio ambientale presentato dalla Gtm». Secondo il fronte del no alla grande opera, con i lavori ancora bloccati, «non sono rispettate le norme vigenti riguardo le barriere architettoniche». E a questo si deve la presenza di oggi a Villa Sabucchi dell’associazione dei disabili guidata da Claudio Ferrante.

Al coro di no alla filovia, risponde Testa: «Di tanto in tanto si riaccende la polemica, in città, tra favorevoli e contrari alla realizzazione della filovia. Il primo pensiero, in queste occasioni, è che la legge prevede tempi e modi per presentare osservazioni o bloccare gli interventi nel caso in cui presentino macroscopiche difformità progettuali o giuridiche. In quei tempi e quei modi c’è stata la possibilità, a Pescara, di discutere democraticamente di questo intervento, pubblicato nei Prg di Pescara e Montesilvano, oltre che in una infinita lista di pubblici documenti. Oggi quindi appare insensato, se non pretestuoso, continuare a sollevare dubbi e perplessità sull’iter amministrativo che si è concluso da tempo. Anzi un effetto c’è, ed è quello di creare allarmismo ingiustificato tra i pescaresi e una diffidenza infondata nei confronti della filovia, pensata per mitigare a Pescara e nell’hinterland i problemi derivanti dal traffico caotico e dallo smog».

Ma, per Testa, restano «punti da chiarire»: «Innanzitutto bisogna dire, in merito alla Via, che non è stato ancora stabilito se quest’opera sia da assoggettare a Via. Poi, è opportuno parlare dei presunti danni al paesaggio e dell’impatto dei lavori: non mi sembra che il verde della strada parco abbia subìto danni o ne possa subire in futuro. I pali tanto contestati sono inevitabili. Relativamente al fatto che saremmo di fronte a un progetto obsoleto non pare che esistano sistemi più moderni o senza fili». Testa, poi, assicura: «I fondi per il secondo lotto fino al tribunale e per il terzo lotto fino all’aeroporto ci sono e, insieme alle economie derivanti dal primo lotto, l’opera sarà completata».

La presa di posizione di Testa arriva dopo la polemica riaperta: secondo la federazione Città Vivibile guidata da Mario Sorgentone, «mancano parcheggi di scambio, necessari per lasciare l'auto privata e prendere il mezzo pubblico. I nuovi 22 semafori posti agli incroci apporteranno code, rallentamenti, fermate e quindi nuovo inquinamento, il bacino di utenza è del tutto trascurabile per ammortizzare gli alti costi di gestione del sistema filoviario, la strada parco ha acquisito una grande valenza sociale in questi anni, per essere stata scelta dai cittadini come luogo di aggregazione».

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