Filovia, gli atti pubblici sono segreti

Spunta una nota del Comune: «Documenti riservati, vietato divulgarli»

MONTESILVANO. Gli atti della filovia sulla strada parco sono pubblici ma coperti dal segreto: le informazioni riguardanti la grande opera da 25 milioni di euro sono «riservate». È quanto stabilisce una nota del Comune.

La comunicazione del dirigente del settore Lavori pubblici Mauro Della Penna rivela anche che il Comune «non risulta in possesso dei protocolli d'intesa o dei verbali sottoscritti dal Comune e Gtm». Il Comune ha il «progetto esecutivo in cartaceo trasmesso dalla Gtm il 24 settembre 2007» e un cd-rom «contenente progetto preliminare impianto tpl e progetto esecutivo opere civili»: la filovia da 25 milioni di euro spiegata «in due tomi» e con un cd-rom. A chiedere di visionare i documenti era stato il consigliere Pd Gabriele Di Stefano: Della Penna ha fornito una copia del cd-rom accompagnata da una nota per «rammentare» che «tutte le informazioni dovranno essere tenute strettamente riservate e non dovranno venire utilizzate o divulgate».

Se il Comune consegna una parte dei documenti ma invita al segreto, la Gtm alza un muro e, alla richiesta del consigliere di visionare le carte della filovia, risponde che si tratta «di una serie di documenti che non appaiono informazioni riguardanti atti o attività che possano essere oggetto di controllo da parte del consigliere». Così il responsabile unico del procedimento Pierdomenico Fabiani lascia Di Stefano senza documenti: il consigliere aveva chiesto «copia gara d'appalto; copia verbale aggiudicazione alla Balfour beatty; copia progetto-offerta presentato in sede di gara; copia di tutti i protocolli d'intesa o verbali sottoscritti da Comune e Gtm; copia progetti esecutivi per lavori su strada parco».

In un'interrogazione, Di Stefano chiede al sindaco Pasquale Cordoma se «ha interesse ad avere i documenti chiedendoli alla Gtm».

Di Stefano torna a battere sui lavori del parcheggio di scambio per il filobus realizzati dal Comune nella zona dei Grandi alberghi con una spesa di almeno 208 mila euro: «Il Comune», dice, «è subentrato nella realizzazione del capolinea che doveva essere fatto dalla Balfour beatty, impresa vincitrice dell'appalto della filovia, in base al progetto esecutivo allegato a base di gara». L'ok ai lavori è arrivato con una delibera della giunta Cordoma, votata il 18 luglio 2008 su proposta di Bellafronte Taraborrelli, all'epoca dirigente del settore Lavori pubblici e direttore dei lavori della filovia con Dino Bonadies grazie al ruolo di presidente nella società mista Sir spa. Taraborrelli, attualmente, è dirigente dei Lavori pubblici a Pescara e conserva la direzione dei lavori della filovia. La delibera non cita il capolinea: parla di parcheggio per «facilitare l'interscambio tra traffico veicolare e traffico a basso impatto ambientale filobus».

Un'opera necessaria, il parcheggio, per incentivare «l'uso dei mezzi pubblici». Per Di Stefano, invece, c'è un «danno patrimoniale: i fondi, regionali e comunali, potevano essere utilizzati per un'altra opera».

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