Filovia, il Pd: "Spese d'oro per la manutenzione"

Il consigliere D'Angelo: "Soltanto per manutenzione e gestione della filovia il Comune spenderà 2 milioni e 700 mila euro all'anno. Grande opera priva di piano finanziario"

PESCARA. Due milioni e 700 mila euro soltanto per la manutezione e la gestione della filovia e a pagare il conto saranno i pescaresi. A denunciare le spese della filovia una volta entrata in vigore è il consigliere del Pd Camillo D'Angelo. D'Angelo critica la mancata discussione nel consiglio comunale di ieri della delibera di iniziativa popolare che prevedeva una modifica al progetto della filovia a causa del numero legale caduto.

"La seduta di ieri", spiega, "sarebbe dovuta servire a fare finalmente chiarezza sul progetto e soprattutto sui costi, ma non è stato possibile". Il consigliere sottolinea, poi, che la filovia "è sprovvista di un piano economico-finanziario". D'Angelo lancia una proposta all'amministrazione: "Rendere il tracciato del filobus, attraverso particolari accorgimenti, per metà ciclabile e pedonale e per metà destinato al passaggio del mezzo".

Con la mancata discussione di ieri, il Pd attacca il centrodestra: "Albore Mascia ha più una maggioranza politica e tale situazione si può riscontrare nelle sedute del consiglio che spesso vanno deserte per mancanza di numero legale".

Per Moreno Di Pietrantonio, capogruppo Pd, "la delibera sulla filovia non è stata neppure presa in considerazione in quanto la maggioranza ha fatto mancare il numero legale. Ieri si è verificata l'ennesima situazione che non ha giustificazione. Credo che l'amministrazione comunale debba trarne ora le conseguenze".