Filovia, l’addio è definitivo Bus elettrici tra un anno 

Appalto in primavera. I pali già installati saranno trasformati in punti luce

PESCARA. Archiviata definitivamente la filovia, arrivano i bus elettrici sulla strada parco. Tra un anno, al massimo un anno e mezzo, 12 mezzi di trasporto di nuova generazione, non inquinanti e ricaricabili alle colonnine dei capolinea, circoleranno sul corridoio verde che da viale Europa a Montesilvano giunge fino a viale Muzii a Pescara.
Sei chilometri di tracciato, per il momento, che subiranno nel futuro una estensione di tragitto e fermate fino al polo universitario di viale Pindaro e ritorno.
Il passaggio dei nuovi bus sulla strada eliminerà, nel tempo e nelle previsioni, alcune delle otto linee urbane che attualmente circolano tra Pescara e Montesilvano.
Quattro giorni dopo l'annuncio del presidente di Tua, Tullio Tonelli, riguardante lo scioglimento del contratto con l'associazione temporanea di imprese (Alpiq) da parte del consiglio di amministrazione dell'azienda di trasporto pubblico abruzzese, facente capo alla Regione Abruzzo, arriva la conferma del governatore Luciano D'Alfonso: sulla strada parco arriveranno i bus elettrici.
Con buona pace dei pescaresi e delle associazioni ambientaliste che per anni si sono battute contro il passaggio della filovia e a favore del mantenimento di un polmone verde per passeggiare, andare in bici e sui pattini, a due passi dal centro cittadino. I dettagli dell'operazione vengono resi noti dall'area tecnica che si sta occupando del piano che renderà la strada parco un percorso con mezzi "full elettric".
Uno studio profondo e dettagliato, a opera di un pool di tecnici e ingegneri, che sta per concludersi, propedeutico alla preparazione della gara d'appalto che partirà in primavera.
Al capitolato d'appalto, con ogni probabilità, parteciperanno aziende costruttrici italiane, francesi, canadesi e cinesi.
La previsione è che si arrivi all'acquisto, per circa 500mila euro l'uno, di 12 bus a batteria (ricaricabili alle colonnine ai capolinea o ai box di rientro dei mezzi), ognuno dei quali lungo 12 metri (e non 18, come si era ipotizzato in precedenza) con una capienza di 70 posti compreso il conducente.
E' previsto anche che ciascun mezzo circolerà sul corridoio verde ogni 10 minuti (che si riducono a 5-7 minuti nelle ore di punta, dalle 7 alle 8 e dalle 17 alle 19) dalle 6 del mattino alle 22 con lo stop notturno e un flusso di almeno 1500 passeggeri, tanti quanti affollano quotidianamente le attuali otto linee urbane tra Pescara e Montesilvano, alcune delle quali saranno soppresse con l'arrivo dei nuovi mezzi di trasporto sull'ex tracciato ferroviario che taglia in due viale Bovio dal lungomare.
Il tragitto (ricordiamo che il progetto inizialmente previsto di una filovia che collegasse il Comune di Silvi al Foro di Francavilla al Mare, prevedeva un percorso complessivo di 23 km), che comprenderà 22 fermate, sarà esteso da viale Leopoldo Muzii verso il polo universitario.
Da viale Muzii il percorso dei bus elettrici procederà lungo viale Bovio, verso la stazione ferroviaria. Poi proseguirà verso viale D'Annunzio, direzione viale Pindaro.
Capolinea sarà la rotatoria nelle vicinanze del tribunale e ritorno verso Montesilvano seguendo lo stesso percorso per un'oretta complessiva di viaggio andata e ritorno.
Il presidente D'Alfonso ha fatto sapere, inoltre, che saranno abbattute le barriere architettoniche sulla strada parco come richiesto al presidente Tonelli in una lettera datata 21 settembre 2017.
A tal proposito, Maurizio Biondi e Ivano Angiolelli del Comitato Utenti Strada Parco ricordano che «l’apposita prescrizione del Comitato Via, volta alla immediata eliminazione delle centinaia di barriere disseminate lungo l’intero percorso riservato ai bus, è rimasta del tutto disattesa a distanza di circa un lustro dal pertinente giudizio n. 2275 dell’11 settembre 2013».
E che i pali elettrificati da pochi anni (per consentire il passaggio della filovia prima del dichiarato fallimento, il 25 novembre 2014, della ditta costruttrice del Phileas, Apts di Helmond) saranno trasformati in semplici punti luce.
Il Comitato Utenti Strada Parco ha commissionato uno studio nel quale viene ipotizzato un cedimento dell'asfalto con il passaggio dei mezzi pesanti sulla strada parco.
A questa previsione catastrofica i tecnici della Regione rispondono che «il tracciato era sede di infrastruttura ferrata», quindi sufficientemente resistente a sopportare un peso di tonnellate, ma che in ogni caso, prima della partenza dei veicoli elettrici «saranno effettuate tutte le necessarie prove di carico».
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