lo show

Fiorello: «Pescaresi, vi trovo invecchiati»

Al Teatro Massimo due ore di allegria e scherzi con il pubblico. Si replica oggi e domani

PESCARA. «Peccatori di Pescara, benvenuti!». Al Teatro Massimo ieri (fotoservizio Giampiero Lattanzio) è scattata L'Ora del Rosario. Oltre due ore di pura spensieratezza, in compagnia di uno degli artisti più amati dagli italiani. Fiorello fa il suo ingresso in sala vestito da prete, irrompe in platea accompagnato da un chierichetto vegano ed è subito show. Scherza con il pubblico, protagonista attivo della serata, chiama in causa temi di attualità con leggerezza e intelligenza, prende in prestito qualche cellulare di qualche spettatore troppo impegnato a scattare foto.

«E' bello tornare qui dopo tutti questi anni. Vi ho trovato invecchiati», dice al pubblico. «Il pubblico di una città di mare è sempre più allegro». Scherza sugli arrosticini e conquista il pubblico con il suo pescarese. Ma L'Ora del Rosario è uno spettacolo a 360 gradi, fatto di musica, gag, imitazioni,aneddoti e improvvisazioni. E due ospiti speciali: Mina e Tony Renis, che lo hanno accompagnato dai maxi schermi. Fiorello è tornato in città a distanza di 11 anni dallo spettacolo “Volevo fare il ballerino”, che conquistò lo stadio Adriatico. Era il gennaio del 1994, invece, quando in un’affollatissima piazza Salotto e un ancora più affollato corso Umberto portò il suo Karaoke.

L'Ora del Rosario è uno spettacolo che nasce, come ha dichiarato il mattatore, «dalla gran voglia di sentire e toccare la gente». Autori di spunti comici diventano anche le persone comuni del luogo, incontrate per le strade e nei bar che ospitano di volta in volta lo spettacolo. Uno show che inizia fuori dal palco e che rende in qualche modo protagonisti i cittadini, a cui è dedicato anche un breve film sui titoli di coda. Dopo ilsuccesso di ieri, Fiorello replica stasera e domani, per altri due sold out.

Ad accompagnare l’artista una band diretta dal maestro e tastierista Enrico Cremonesi e composta dai musicisti Carmelo Isgrò (al basso), Massimo Pacciani (alla batteria), Antonello Coradduzza (alle chitarre) e dal trio vocale “I Gemelli di Guidonia”, Pacifico, Luigi ed Eduardo Acciarino.