Firme contro la pista ciclabile

Turisti e residenti del Foro: «È un pericolo per la sicurezza»

FRANCAVILLA. Una pista ciclabile con marciapiede, un parcheggio e una fermata dell'autobus. Tutto in circa due metri di spazio. Il tratto della "pista rossa", nella zona del Foro di Francavilla, fa arrabbiare residenti e turisti. Così hanno deciso di raccogliere firme corredate foto, per chiedere al Comune di arginare quello che, per chi frequenta la zona, è un «pericolo per la sicurezza».

Giuseppe Pezza è francavillese di adozione. Trascorre le sue vacanze nella cittadina fin da quando era giovanissimo, nella casa di propietà sul lungomare Francesco Paolo Tosti. Per anni, racconta, a separare le abitazioni in riva al mare dalla carreggiata c'era un marciapiede. «Oggi c'è una pista sulla quale sfrecciano bici a tutta velocità, si affacciano passi carrabili, si aspetta il tram e si cammina a piedi», mostra arrabbiato. 

Il tratto problematico al quale Pezza fa riferimento è l'area a sud dello stabilimento balneare Mambo. Un problema che si è presentato qualche anno fa, quando la precedente amministrazione cominciò la realizzazione di una lunga pista ciclabile che avrebbe dovuto coprire i quasi sette chilomentri di litorale. Un disegno al quale è stato recentemente aggiunto il tratto di via Aldo Moro.

«Ma lo spazio è troppo stretto», ribadisce Pezza, che mentre procede mostrando i disagi si fa da parte per l'incedere delle biciclette.  «I cicloamatori non si pongono minimamente il problema se vi sia una carrozzina, una persona anziana o un pedone. Bisogna andare di corsa. D'altro canto, da un certo punto in poi», lo indica, «accanto alla pista c'è il parcheggio per le macchine. E i pedoni dove vanno?».  Sul tratto interessato la maggior parte delle abitazioni ha l'attraversamento del passo carrabile proprio sulla pista ciclabile. «Anch'io, quando devo uscire di casa con la macchina, ho difficoltà.

Specie nelle ore centrali della giornata», prosegue Pezza, «rischio di investire qualcuno che, percorrendo il tratto ciclabile, è anche dalla parte della ragione».  Un'altro dei disagi è quello relativo fermata dell'autobus. «Chi deve usufruire dei mezzi pubblici, fino a poco tempo fa aveva una pensilina per riparare dalla pioggia e dalla strada. Ora l'hanno tolta», continua il turista, «a indicare la fermata c'è solo un cartello color arancio, e mentre lo si aspetta si rischia di essere travolti.

L'anno scorso ne ho parlato con qualcuno della nuova amministrazione», conclude, «perché riparasse all'errore della vecchia. Mi hanno detto che sarebbero intervenuti ma, ad oggi, non abbiamo saputo nulla».

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