Fondazione Paparella Vent’anni di studi, mostre d’arte e cultura 

Celebrato il ricordo dell’ortopedico e collezionista: donò alla città di Pescara una prestigiosa raccolta di maioliche

PESCARA. È un percorso culturale lungo vent'anni quello della Fondazione Museo Paparella Treccia-Devlet di Pescara che per questo anniversario ha organizzato, sabato scorso, una celebrazione diventata subito occasione di ricordo della figura del benefattore Raffaele Paparella Treccia.
Ospitati negli spazi della vicina Fondazione Pescarabruzzo, per via di un pubblico troppo numeroso per i locali della ottocentesca Villa Urania, sede della Fondazione, i relatori intervenuti hanno ricordato l'ortopedico e collezionista, la cospicua donazione alla città di Pescara con conseguente istituzione della Fondazione, nell'aprile del 1997, e tutte le attività svolte in questo arco di tempo.
Ad aprire le celebrazione è stato l'attore Marcello Sacerdote che ha letto l'intervento che il presidente Augusto Di Luzio pronunciò nel Consiglio comunale straordinario di Pescara per la nascita della Fondazione Paparella. Riprendendo il filo di quel discorso, il presidente Di Luzio si è poi soffermato sul patrimonio della fondazione, dalla preziosa raccolta di maioliche di Castelli dal '500 all'800 ai pregevoli dipinti antichi, e ha illustrato in particolare le attività di gestione museale, di ricerca, di promozione di mostre temporanee d'arte, di laboratori didattici e di cicli di conferenze che in 20 anni hanno occupato l'intensa vita culturale della Fondazione.
A seguire l'intervento del vicepresidente, l'avvocato Alberto Massignani, ha messo in luce tra note biografiche, aneddoti e curiosità la personalità del professor Paparella, dalla famiglia di origine alla formazione, dal rapporto con la consorte Margherita Devlet alla passione per la ceramica da raffinato e tenace collezionista, mentre altri ricordi personali sono stati affidati al professor Pier Enrico Gallenga, socio fondatore, che ha introdotto anche l'aspetto professionale della vita di Raffaele Paparella: una illuminata e riconosciuta attività scientifica che è stata approfondita nei suoi tratti più importanti dalla relazione del professor Ciro Villani, direttore della cattedra di clinica ortopedica all'università Sapienza di Roma e allievo di Paparella. Infine Giulio Obletter, già governatore della Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti di Chieti, ha riferito del legame di Paparella con la sua città natale, Chieti, e della partecipazione, fino agli ultimi anni, alla vita della antica confraternita teatina.
La celebrazione del ventennale, moderato da Giorgio D'Orazio Vinditti, giornalista e consigliere d'amministrazione della Fondazione Paparella, ha visto la partecipazione del direttore scientifico Carlo Di Properzio, dei soci fondatori e dei consiglieri d'amministrazione della Fondazione. Tanti gli ospiti in sala, fra i quali il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che in qualità di primo cittadino è anche presidente onorario della Fondazione, gli assessori Giovanni Di Iacovo e Paola Marchegiani, il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, l'ex sindaco Luigi Albore Mascia e i consiglieri comunali Guerino Testa, Marcello Antonelli e Marco Presutti, il professor Nicola Mattoscio, segretario generale della Fondazione Pescarabruzzo e la presidente Paola Damiani, il viceprefetto Ida de Cesaris e l'ex prefetto Gentile, il presidente del Conservatorio D'Annunzio Enzo Fimiani, l'avvocato Lorenzo Del Federico e ancora tanti volti noti della città, da Aurelio Giammoretti a Francesco Mancini, dai medici Gerardo Rasetti e Vittorio Di Luzio all'ingegner Maurizio Pace. Presente anche l'editore Gaetano Basti (D'Abruzzo Menabò) che ha pubblicato un fascicolo illustrativo del ventennale della Fondazione Paparella Treccia-Devlet donato a tutti gli intervenuti. (cr.pe.)
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