Fondi allo staff che aiuta le ragazze madri

Il Comune proroga il servizio all’associazione Centro di aiuto alla vita e stanzia 137 mila euro

PESCARA. È stato prorogato sino al 30 giugno 2014 il servizio di prima accoglienza e di assistenza per le mamme con minori che stanno vivendo un momento di difficoltà. In particolare, ragazze madri che non possono contare sul sostegno di un compagno, né di una famiglia in grado di prendersi cura della donna e del figlio. Il servizio, garantito e finanziato dal Comune, continuerà ad essere affidato all'associazione Centro di aiuto alla vita di Pescara, attraverso la stipula di un'apposita convenzione. L’associazione è dotata sul territorio di case-famiglia in cui dare ospitalità alle donne in condizioni di disagio. L’amministrazione ha deciso di erogargli un finanziamento di 137.970 euro per l'intero anno. «Per l'amministrazione comunale poter contare su un tale supporto sul territorio cittadino è indispensabile», afferma l’assessore alle politiche sociali Guido Cerolini, «supporto previsto nel Piano di zona sociale e che ci consente di dare una risposta immediata e tempestiva a situazioni di vita spesso difficili, di autentica emergenza, che arrivano all'attenzione dei nostri servizi sociali».

«Il Piano di zona dei Servizi sociali 2011-2013», spiega, «ha previsto azioni mirate a favore dei minori, tra i quali il servizio di prima accoglienza per le mamme con minori in difficoltà. Parliamo di situazioni che richiedono una grande circospezione e cautela: ragazze madri ripudiate dalle famiglie d'origine per una gravidanza inattesa o non accettata. Ragazze respinte dai propri compagni, che coraggiosamente decidono di tenere il bambino, ma si trovano senza un reddito, senza il minimo sostegno economico e senza una casa in cui portare, dopo la nascita, il bambino, rischiando quindi anche di perderne la custodia o l'affidamento. O parliamo anche di donne costrette a lasciare il tetto coniugale con la prole al seguito per maltrattamenti e anche in questo caso rischiano di trovarsi in mezzo a una strada senza spiragli per il futuro». L'associazione Centro di aiuto per la vita impiega personale qualificato, con una preparazione specifica nel settore del disagio familiare e si impegna a erogare agli ospiti il vitto; ospitalità in ambienti rispondenti alle norme vigenti in materia sanitaria e di sicurezza; fornitura di materiale per l'igiene personale e la tutela della salute dei minori; fornitura di materiale didattico; cure mediche e prestazioni sanitarie; sostegno alle madri e cura dei figli; attività informativa per orientare le ospiti alla fruizione dei servizi pubblici e privati e all'attività lavorativa; supporto scolastico dal punto di vista educativo; sostegno psicologico, inviando una relazione ogni tre mesi inerente il grado di attuazione del programma di recupero.

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