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Francavilla, il consiglio approva il bilancio
Questa volta la maggioranza è stata compatta e ha dato l’ok alla delibera proposta da Alibertini
FRANCAVILLA AL MARE. Bilancio approvato, crisi superata e rischio commissariamento scongiurato. Tutto, in 90 minuti. È stato sufficiente il tempo di una partita di calcio alla maggioranza di Francavilla per mettere da parte i malumori dell’ultimo consiglio, quello di fine agosto, dove la scelta di alcuni consiglieri aveva fatto saltare il banco e anche i nervi ad qualcuno dei presenti.
Questa volta, invece, tutto è andato come da copione e il sindaco Antonio Luciani ha portato a casa il risultato più importante: approvare gli equilibri di bilancio per evitare il rischio di un commissariamento.
In aula c’erano tutti i consiglieri di maggioranza, che stavolta sono stati compatti e hanno dato alla delibera proposta dall’assessore Rocco Alibertini 11 voti, vale a dire il massimo. Lo stesso assessore ha presenziato senza intervenire, lasciando il compito di spiegare il testo al sindaco.
Due settimane fa, a mischiare le carte in tavola era stata la contestazione circa l’approvazione dei revisori dei conti. Questa volta, non ci sono stati spazi per ulteriori dubbi e dopo una breve discussione si è passati al voto, con la maggioranza unita e l’opposizione che con soli 5 voti contrari (era assente il consigliere Stefano Di Renzo), non ha potuto impedire l’approvazione.
Se quello di ieri sera doveva essere un banco di prova per capire quale sia l’effettiva consistenza della giunta Luciani, il responso non può essere che positivo. Ma, come sottolineato più volte dal sindaco, il sì alla delibera non deve rappresentare un punto di arrivo, costruito attraverso diverse riunioni per rimettere insieme i cocci dopo l’ultimo consiglio, ma un nuovo inizio per portare a termine gli ultimi due anni di mandato dove, secondo Luciani, ancora molto c’è da fare, a patto che ci sia la volontà di remare uniti verso la stessa direzione.
Intanto, anche in virtù dell’approvazione all’unanimità della delibera presentata da Alibertini, appare rientrato il rischio dimissioni dell’assessore, voce circolata con insistenza nell’immediatezza del consiglio dello scorso 30 agosto, quando sia lui che il sindaco avevano abbandonato l’aula, indispettiti dall’atteggiamento avuto dai consiglieri “amici” e suscitando la polemica reazione dell’opposizione.(a.d.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Questa volta, invece, tutto è andato come da copione e il sindaco Antonio Luciani ha portato a casa il risultato più importante: approvare gli equilibri di bilancio per evitare il rischio di un commissariamento.
In aula c’erano tutti i consiglieri di maggioranza, che stavolta sono stati compatti e hanno dato alla delibera proposta dall’assessore Rocco Alibertini 11 voti, vale a dire il massimo. Lo stesso assessore ha presenziato senza intervenire, lasciando il compito di spiegare il testo al sindaco.
Due settimane fa, a mischiare le carte in tavola era stata la contestazione circa l’approvazione dei revisori dei conti. Questa volta, non ci sono stati spazi per ulteriori dubbi e dopo una breve discussione si è passati al voto, con la maggioranza unita e l’opposizione che con soli 5 voti contrari (era assente il consigliere Stefano Di Renzo), non ha potuto impedire l’approvazione.
Se quello di ieri sera doveva essere un banco di prova per capire quale sia l’effettiva consistenza della giunta Luciani, il responso non può essere che positivo. Ma, come sottolineato più volte dal sindaco, il sì alla delibera non deve rappresentare un punto di arrivo, costruito attraverso diverse riunioni per rimettere insieme i cocci dopo l’ultimo consiglio, ma un nuovo inizio per portare a termine gli ultimi due anni di mandato dove, secondo Luciani, ancora molto c’è da fare, a patto che ci sia la volontà di remare uniti verso la stessa direzione.
Intanto, anche in virtù dell’approvazione all’unanimità della delibera presentata da Alibertini, appare rientrato il rischio dimissioni dell’assessore, voce circolata con insistenza nell’immediatezza del consiglio dello scorso 30 agosto, quando sia lui che il sindaco avevano abbandonato l’aula, indispettiti dall’atteggiamento avuto dai consiglieri “amici” e suscitando la polemica reazione dell’opposizione.(a.d.s.)
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