Francavilla, la procura indaga sul caso ex Mencarelli 

Acquisita la delibera del consiglio comunale con cui venne approvata la mega lottizzazione nell’ex area industriale

FRANCAVILLA. La procura indaga sul progetto di riconversione in 81 alloggi residenziali dell’ex complesso industriale Mencarelli. La settimana scorsa, la polizia giudiziaria si è recata in Comune per avere la copia degli atti della delibera del consiglio comunale con cui nel giugno scorso la maggioranza di centro sinistra (Pd-Futura-Idv), con 8 voti a favore e 7 contrari, approvò la proposta della ditta Adrom Costruzioni per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione localizzato a ridosso di via Adriatica Nord, all’interno della zona industriale 7b del piano regolatore. Il piano fu approvato in seconda battuta dopo la bocciatura di aprile, seguita dalle dimissioni del sindaco Antonio Luciani, poi ritirate.

Il progetto riguarda un lotto stretto e lungo, di circa 60 metri per 240. Si articola in tre edifici posizionati perpendicolarmente alla statale 16, lunghi rispettivamente 26, 45 e 38 metri per 13 metri di larghezza. Ogni palazzina– sempre secondo quanto previsto dal progetto – si innalza per 4 piani fuori terra, più il sottotetto di complessivi 1.300 mq. L’intervento comprende anche un garage interrato di circa 2.300 metri quadri. Al piano terra dell’edificio che guarda su via Adriatica, è posizionato l’unico locale commerciale del complesso, di circa 300 mq.

L’indagine della procura di Chieti, presumibilmente scattata in seguito ad un esposto, non cade proprio come un fulmine a ciel sereno. In sede di consiglio, tante erano state le critiche mosse contro la delibera. L’approvazione del progetto di riconversione non solo è stata duramente contestata dall’opposizione di centro destra – in particolare dal consigliere Pdl Carlo De Felice, il quale ha sempre messo in dubbio la legittimità dell’atto – ma anche molto sofferta all’interno della stessa maggioranza. Proprio sul progetto Adrom, infatti, esplose la spaccatura all’interno del Pd, determinando l’allontanamento dal partito e il passaggio all’opposizione dei consiglieri “ribelli” Stefano Di Renzo e Donato La Barba (ora nel gruppo Democratici per Francavilla), entrambi contrari alla delibera. Se Di Renzo inizialmente si era limitato a chiedere al sindaco il ritiro della delibera, per poterla meglio approfondire a fronte di alcuni dubbi di natura tecnica, De Felice era andato subito all’attacco, criticando, così come il consigliere di centro destra Daniele D’Amario, l’individuazione degli standard a verde attrezzato in una zona ad alto rischio di frane. In modo particolare, però, De Felice aveva contestato l’interpretazione del decreto sviluppo, che nel caso specifico per l’aumento premio calcolato in percentuale sullo stato di fatto, prendeva in considerazione il volume dell’ex fabbricato industriale e non la superficie, procurando così un vantaggio all’imprenditore. Secondo il consigliere Pdl, al posto di circa 8.800 metri cubi (calcolati in base alla superficie) la ditta Adrom avrebbe ottenuto la concessione a costruire per circa 10 mila metri cubi in più (pari a circa 50 appartamenti in più), per complessivi 18 mila metri cubi.

Pina Gherardi

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