FRED ASTAIRE

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Amava Fred Astaire, il modo in cui si muoveva, la leggerezza con cui volteggiava, la sinuosità del corpo, il modo tutto suo di battere i piedi quasi indemoniato, eppure così celestiale. Fantasticava ore e ore nella sua mente i palcoscenici più famosi al mondo mentre i riverberi del sole attraversavano luminosi i rami della grande quercia davanti casa e gli accarezzavano la fronte distesa. Sembrava che il sole non volesse mai tramontare, non aveva alcuna voglia di togliere il disturbo. Nessuno conosceva però questa sua passione, questi suoi sogni, né lui aveva mai provato a farli in alcun modo conoscere. Era un mondo così difficile, pieno di necessità, non avrebbe mai potuto sprecare il suo tempo ballando.Spesso correva di nascosto al casale dei Moolidge, al crepuscolo, quando la Signora Wilma era solita destare dalla polvere il suo grammofono per allietare le sue stanche orecchie. Il giovane Jimmy, sempre accorto per non farsi scorgere, iniziava allora a lasciarsi trasportare dalle dolci melodie e a danzare agitando sinuosamente le fragili braccia e risvegliando le gambe dal loro torpore. In quei momenti, socchiudendo gli occhi, tornava a vederlo, Fred Astaire, a immaginare di essere come lui. Dopo scuola, prima di correre a casa per aiutare suo padre nei campi, si fermava sempre alla locanda di Lizzy, sperando di poterlo ammirare dal piccolo schermo tutto appannato del salone. Quando tardava andava in contro alle urla e alle violenze del padre, ma non poteva farne a meno, non aveva bisogno di nient'altro. La musica si alzava forte, impetuosa come un fiume in piena. Jimmy danzava ma a occhi chiusi, ogni passo un ricordo, ogni passo il ricordo delle sofferenze, ogni passo un dolore, danzava con grazia ed eleganza ad occhi chiusi. Non voleva guardare il pubblico, no, perché loro non c'erano, le persone più importanti della sua vita, sacrificate all'altare del tempo. Ogni passo una lacrima. Il corpo si muoveva preso da una vitalità nuova,felice e malinconica e puntuale tornava, Fred Astaire. Ce l'aveva fatta, nonostante tutto ma i sogni costano e col tempo appassiscono. Il casale dei Moolidge, la locanda di Lizzy, le botte, i campi, il sole sotto la quercia, il sorriso della madre, le scarpe del padre, il grammofono, la musica, il palco, lui. Ce l'aveva fatta, nonostante tutto. Tuttavia anche la musica finisce, gli occhi si aprono e non vedono nulla, l'aria è piena di silenzio e di sospiri, gioia e dolore. Anche la musica finisce.

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