Fu freddato da un ex camorrista nel 2008 mentre giocava a carte a Villa de Riseis

È domenica pomeriggio, il 6 luglio del 2008 quando nel parco di Villa de Riseis, tra via Puccini e il lungomare, Mario Pagliari (nella foto), ex pescatore e titolare dello stabilimento Apollo...

È domenica pomeriggio, il 6 luglio del 2008 quando nel parco di Villa de Riseis, tra via Puccini e il lungomare, Mario Pagliari (nella foto), ex pescatore e titolare dello stabilimento Apollo (proprio dall’altra parte della riviera), viene ucciso con due colpi di pistola all’addome e alla tempia da Michelangelo D'Agostino, casertano di 55 anni, ex camorrista affiliato al clan Cutolo, che all’epoca lavorava nel parco con un contratto a tempo determinato con la cooperativa La Cometa. Erano le 16,30. Secondo la ricostruzione di allora, il balneatore di 64 anni arriva al parco in bicicletta e inizia a giocare a carte. Un quarto d'ora dopo arriva D'Agostino. Ha un battibecco con Pagliari. Trascorrono dieci minuti e il casertano impugna la pistola, esplode due colpi all’indirizzo dell’imprenditore balneare e scappa a piedi. Pagliari viene trasportato in ospedale, ma alle 17,12 muore. Il suo assassino prolunga la latitanza fino al martedì successivo, quando i carabinieri lo catturano. Viene notato sul ponte Capacchietti a Pescara da due militari della stazione di Spoltore mentre si dirige verso il quartiere Rancitelli. Ha con sé la pistola usata per il delitto, con quattro colpi nel caricatore e uno in canna. Condannato all’ergastolo.