PESCARA

Galleria chiusa altri 4 mesi. Si tratta per l'A14 gratis

L’Anas: «Pronto il progetto dell’intervento». Consolidare le pareti di cemento costa 1 milione e mezzo di euro

PESCARA. «Si prevede un tempo di esecuzione dei lavori ad oggi stimato in non meno di 120 giorni». E, poi, il costo di quei lavori, indispensabili per evitare altri crolli nella galleria San Silvestro della circonvallazione tra Pescara e Francavilla, ammonta a 1,5 milioni di euro. Per la prima volta dalla tragedia sfiorata che ha innescato un’inchiesta per attentato alla sicurezza dei trasporti, omissione di lavori in costruzioni che minacciano la rovina e getto pericoloso di cose, l’Anas parla del tunnel chiuso: era il 22 novembre scorso quando una parete di cemento di 23 metri, spinta dalle infiltrazioni d’acqua, è crollata sull’asfalto fino a lambire un’auto in corsa.

In una lettera inviata al sindaco Carlo Masci, i vertici Anas – il responsabile regionale Antonio Tarasco, il capo centro Enzo Di Vittorio e il responsabile area gestione rete Marco Bosio – fotografano l’emergenza in corso: l’ente gestore della variante non fornisce date per la riapertura – i lavori stimati in 4 mesi non sono ancora iniziati e non c’è una data certa – ma assicura «il totale impegno volto alla risoluzione della problematica». E, dopo la richiesta di Masci e del sindaco di Francavilla Luisa Russo di uno sconto sui pedaggi dell’autostrada A14, l’ente annuncia che una possibilità c’è: «Questa Anas ha avviato specifiche interlocuzioni con il ministero dei Trasporti e, per suo tramite, con Aspi, volta alla stipula di specifica convenzione di agevolazione (esenzione) tariffaria lungo il tratto della A14 che, fra i caselli di Pescara Sud e Pescara Ovest, intercetta il percorso della ss 714 attualmente chiuso al traffico».

Dopo quasi due mesi di silenzio, l’Anas prende posizione su un caso che ha gettato la circolazione nel caos tra la zona sud di Pescara e Francavilla, percorsa ogni giorno da una media di 30mila auto. Il tunnel di 3.623 metri, costato 100 milioni di euro, inaugurato nel 2007 e restaurato con altri tre milioni di lavori tra il 2015 e il 2017, è ancora sotto sequestro. Secondo i primi accertamenti del consulente della procura, il prof Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino, c’è il rischio che accada ancora perché le infiltrazioni d’acqua si ripetono anche senza pioggia. Su questo, l’Anas dice: «È stato rilevato il permanere di una situazione di pericolo relativa al possibile ribaltamento del rivestimento».

Nella lettera a Masci, l’Anas spiega gli interventi in corso: «Ad oggi, proseguono da parte di Anas le attività propedeutiche e di approntamento per l’esecuzione dei lavori definitivi di rinforzo dei pannelli di rinvestimento nei loro elementi di ancoraggio strutturale con l’attività di progettazione dell’intervento, già di fatto completata, e a cui si darà corso in maniera estensiva in accordo con il ct dell’autorità giudiziaria, ai fini della riapertura al traffico del tratto stradale. Tali interventi», dice l’Anas, «interesseranno entrambi i lati del rivestimento della galleria artificiale all’imbocco di che trattasi, per circa 250 metri complessivi (circa 125 mt per lato), per un investimento complessivo di euro 1,5 milioni per soli lavori».

L’Anas dice, poi, che sulle possibili cause del crollo è stata disposta «nell’immediato dell’accaduto» un’indagine interna con «la costituzione di una specifica commissione tecnica». «Spero che i lavori per riaprire la galleria», commenta il sindaco Masci, «prendano il via il più presto possibile e che vengano effettuati rapidamente (120 giorni non sono affatto pochi), tenendo conto che il crollo e la conseguente chiusura stanno creando molti disagi agli automobilisti. L’intervento deve essere una priorità assoluta per l’Anas per cui mi auguro che non si perda neppure un giorno, per arrivare a un risultato che non può e non deve essere ritardato perché la riapertura della galleria interessa una fascia di popolazione molto ampia e diversi comuni delle province di Chieti e Pescara. Non ci sono dubbi», continua Masci, «che l’obiettivo di questi lavori sia la sicurezza della viabilità, visto che quel cedimento poteva provocare una tragedia, fortunatamente scampata, ma ritengo che si debba puntare a condensare al massimo i tempi, facendo chiarezza sin da ora sul progetto da realizzare. Spero anche che gli automobilisti possano usufruire quanto prima di una esenzione tariffaria fra i caselli di Pescara Sud e Pescara Ovest dell’A14, tenuto conto che sono già passati due mesi dal crollo».