Gas nel lago di Bomba, nuovo no agli americani

Il Comitato Via respinge la richiesta di riesame della Forest Oil. Bocciati anche i due progetti nel Pescarese e nel Teramano

PESCARA. Il Comitato regionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) resta sulle sue posizioni riguardo la richiesta di estrazione di gas a Bomba (Chieti) da parte della società americana Forest Oil. Al termine di una delicata riunione all’Aquila, ha deciso di non accogliere la richiesta di riesame del progetto, lasciando quindi il “no” a cui era giunto nel corso della prima convocazione.

La decisione del Comitato Via è, al contrario delle altre volte, emersa in maniera discreta a dimostrazione dell’entità della posta in palio: il progetto da 90 milioni di euro della Forest Oil che divide la provincia teatina, gli enti locali e gli ambientalisti dagli imprenditori.

Tuttavia, il secondo “no” che in pratica incassa la Forest Oil, fa dire all’azienda che le cose non cambiano. Perché, comunque sarebbero andate, il 26 luglio è prevista l’udienza davanti al Tribunale amministrativa (Tar) sulla richiesta di sospensiva della valutazione negativa del Comitato regionale. «Abbiamo ribadito sia nell’istanza di riesame che nelle più recenti istanze e nel ricorso al Tar, la necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi rilevanti da parte della Commissione», spiega il generale manager della Forest Giorgio Mazzenga, «tra questi, in particolare, i nulla osta da parte dei ministeri competenti, come pure i dati tecnici che hanno portato a tali valutazioni ministeriali positive».

Il secondo stop fa invece esultare il gruppo del “no” di cui fa parte la Provincia di Chieti. «Il risultato di oggi premia la buona politica a favore dei cittadini e la difesa dei territori e delle rispettive vocazioni e dimostra che la filiera politico-istituzionale Provincia - Regione ha funzionato», afferma il consigliere provinciale delegato per le problematiche petrolifere Franco Moroni, «la Provincia, grazie all'impegno del presidente Enrico Di Giuseppantonio, il consiglio provinciale che all'unanimità ha espresso la propria contrarietà al progetto, ed i 18 Comuni, sono stati determinati nel ribadire la loro contrarietà all'insediamento e soprattutto lo hanno fatto senza addurre motivazioni di carattere ideologico».Per oggi è prevista una conferenza stampa del Wwf. Intanto il fronte ambientalista è soddisfatto di altre due bocciature della Via ad altrettanti progetti di estrazione di gas, “Santa Venere” e “Cipressi”, nel Pescarese e nel Teramano. Sull’impianto di pet coke a Ortona il Comitato ha rinviato la decisione. Mentre ieri è stata depositata un’altra richiesta: quella della Medoilgas a Scerni (Chieti).

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