Giochi Mediterraneo, le spese: due milioni per l’inaugurazione

La serata conclusiva è costata 500mila euro. L’assessore Febbo: "Ritorno pari a zero"

PESCARA. Due milioni di euro per inaugurarli in pompa magna e mezzo milione per chiuderli e consegnarli alla memoria di pochi. I Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 non smettono di stupire: consulenze, stipendi e spese varie sono così elevati da faticare a credere che siano relativi a un evento sportivo modesto, da sempre (e per sempre) infilato in un cono d'ombra.

Il tutto, ovviamente, non scalfisce i meriti dei volontari, delle forze dell'ordine, di chi ha lavorato sodo e, magari, guadagnato poco. Nè mortifica le prestazioni e l'abnegazione degli atleti. Il punto sta nell'utilizzo sbarazzino dei soldi, quasi tutti pubblici. Quindi, prelevati dalle tasche dei contribuenti. Le nostre.

I dati ufficiali evidenziano la spesa di 2.180.262 euro per la kermesse inaugurale, affidata alla K-Events srl. Nulla da dire sulla qualità della scenografia, ancora visibile nel sito ufficiale della nota società specializzata in grandi manifestazioni. Ma, come dice l'assessore regionale all'Agricoltura Mauro Febbo, da sempre ostile al Comitato organizzatore dei Giochi, «è assurdo, in questi tempi di crisi economica, spendere 4 miliardi di vecchie lire per una cerimonia neppure ripresa dalla Rai nazionale. Quei soldi non hanno portato nessun reale ritorno a Pescara e all'Abruzzo. Parlare di cifra allucinante è riduttivo, meglio parlare di cifra vergognosa. L'assessore provinciale al Lavoro Antonio Martorella, tra i beneficiari della pioggia dei soldi dovuta ai Giochi, sostiene che senza quella manifestazione Pescara non si ritroverebbe con gli impianti sportivi ristrutturati. Gli rispondo così: se per rimettere a nuovo uno stadio bisogna pagare milioni di euro di stipendi e consulenze, siamo destinati a finire male. Mi fa inorridire l'idea di poter gettare il denaro perché, alla fine, paga Pantalone. La gestione di Mario Di Marco, ora liquidatore del Comitato organizzatore, non mi è piaciuta, nè mi era piaciuto il suo operato in occasione di Eurowomen 2006, i campionati europei di basket femminile di Chieti».

Il mastrino di sottoconto mette in evidenza le cifre: 2.175.000 euro dei 2.180.262 complessivi sono stati pagati alla K-Events. Cinque le fatture. Il resto è andato alla Publigrafika (60 euro e, poi, 387 euro), all'Agenzia Csm (1.700), alla Info srl (1.250), alla Imar (112,80) e alla Scott (1.402, 98 e 350,74). La K-Events ha fatto la parte del leone anche nella cerimonia di chiusura, incassando 500mila euro dei 501.925 complessivi. Gli altri soldi sono stati lasciati a un locale pescarese, Thomas. È proprio il caso di dirlo: gli spiccioletti per il caffè.

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