Giochi sulla Spiaggia a Pescara, non ci sono soldi

Incontro tra il governatore D'Alfonso e Alessandrini con il presidente del comitato Addadì. L'impegno: li faremo, anche se ridimensionati

PESCARA. La nuova amministrazione comunale di centrosinistra ha affrontato, ieri mattina, con qualche imbarazzo, la delegazione al completo dei Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia e il presidente del comitato internazionale Amar Addadì. Per organizzare la prima edizione della competizione sportiva, in programma dal 28 agosto al 6 settembre 2015 lungo la riviera pescarese, il Comune dovrà sborsare tra gli 8 e i 9 milioni di euro. Una somma che non rientra nelle disponibilità economiche dell’ente, che si è visto costretto ad annunciare un ridimensionamento della manifestazione e ad incassare il gelido «no comment» del numero uno algerino, ieri in visita a Pescara.

In base al contratto, firmato dall’ex sindaco Luigi Albore Mascia, durante il suo mandato, solo una parte dei costi è a carico del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano). Tutto il resto spetta alla città organizzatrice dell’evento, Pescara appunto, che nel giugno 2013 l’ha spuntata sulla concorrenza di Marsiglia. Dal canto suo la Regione Abruzzo, con la delibera numero 23 del 28 aprile scorso, approvata dall’allora presidente Gianni Chiodi, poche settimane prima delle elezioni del 25 maggio, si è affrettata a sganciarsi da ogni forma di compartecipazione economica. «L’evento non è in discussione», ha spiegato il vicesindaco Enzo Del Vecchio, al termine di un colloquio riservato che si è svolto nelle stanze dell’Aurum tra Amar Addadì, il governatore Luciano D’Alfonso, accorso in tutta fretta a Pescara, e il neosindaco Marco Alessandrini, che, pur avendo la delega ai Giochi, ha scelto di non essere presente all’incontro già programmato con i giornalisti.«I Giochi del Mediterraneo del 2009», ha aggiunto Del Vecchio, «hanno distinto Pescara per la buona riuscita. Quelli del 2015 saranno fatti in economia, assicurando le 12 discipline in gara, ma limitando all’essenziale i costi dell'organizzazione e dell'apparato. Non possiamo permetterci nemmeno la ventesima parte di questa somma, soprattutto considerando che con le sponsorizzazioni la quota che ci rientra ammonta al massimo intorno ai 400/500mila euro».

Ieri mattina, nel giorno stabilito per la presentazione del masterplan della prima edizione dei Beach Games 2015, i membri del comitato internazionale, il presidente Amar Addadì e il direttore generale Guglielmo Petrosino hanno preferito non commentare la vicenda e proseguire i lavori lontano dai microfoni, nella sala Basilio Cascella dell’Aurum. Gli unici a rompere il silenzio sono stati Del Vecchio ed Enzo Imbastaro, presidente del comitato regionale del Coni e delegato del presidente nazionale Giovanni Malagò.

«Come sempre faremo la nostra parte», ha sottolineato Imbastaro, «siamo già impegnati in prima persona per le strutture e per gli aspetti tecnico- organizzativi. Abbiamo vissuto la competizione del 2009 e sono certo che anche questa del prossimo anno avrà lo stesso risalto».

Nel contratto siglato dall’ex primo cittadino nel 2013 _ di cui la nuova amministrazione ha ammesso di averne avuto notizia solo poche ore prima dell’incontro con il comitato internazionale _ non è specificata la quota di competenza del Comune e quella del Coni. Ma in mancanza della copertura finanziaria per i Beach Games, la strategia di Alessandrini e D’Alfonso è tentare il coinvolgimento delle istituzioni nazionali per mettere una pezza alla brutta figura internazionale. «Il presidente Addadì», ha rimarcato Del Vecchio, «ha confermato la volontà di fare i Giochi a Pescara, si è detto favorevole a una revisione dei costi e a un'edizione che tenga conto delle difficoltà manifestate dal Comune e dalla Regione. Chiederemo un incontro al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e la partecipazione di tutti i parlamentari abruzzesi, compreso l’onorevole Giovanni Legnini, oltre al coinvolgimento di enti e associazioni per garantire la buona riuscita della manifestazione».

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