Girinelli segretario, Reale va a Chieti

Avvicendamenti in corso nelle file della Filca-Cisl di Pescara e Chieti. Il segretario provinciale di Pescara Gianfranco Reale (nella foto) è stato chiamato a ricoprire lo stesso ruolo per la...

PESCARA. Il motopontone è costretto a restare fermo e la marineria di Pescara attende ancora di conoscere il cronoprogramma della Sidra che scandirà l’avvio e i tempi dei lavori di dragaggio del porto canale.

Nel frattempo, però, il presidente della Provincia Guerino Testa non vuole rimanere con le mani in mano e cerca la strada per dare una boccata di ossigeno ad armatori e pescatori rimasti senza lavoro: venerdì prossimo incontrerà a Pescara Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea.

Oltre che rimuovere l’insabbiamento dei fondali, all’ordine del giorno ci sono le condizioni di vita degli armatori e dei pescatori che proprio un anno fa, era il 13 febbraio, hanno visto il proprio porto chiudersi definitivamente. «Cercheremo di sbloccare la situazione relativa ai tre milioni di euro previsti dal decreto sviluppo, affinché tali fondi», spiega il presidente della Provincia, «possano essere destinati alla categoria in ginocchio. Per il resto, attendiamo di conoscere il cronoprogramma della Sidra, per avere tempi certi sullo svolgimento dei lavori».

Un anno fa, infatti, il direttore marittimo Luciano Pozzolano firmava l’ordinanza di chiusura del porto commerciale, date le condizioni non più praticabili dello scalo. Da allora, la categoria è rimasta a braccia conserte «sequestrata nel proprio porto», come dicono loro e come scrivono sugli striscioni, e l’indotto commerciale legato alla pesca si è pure inginocchiato. Da un anno, non si può uscire in mare, non si pesca, non si riforniscono i ristoranti con il pesce locale. Famiglie in crisi, armatori che non possono più pagare i dipendenti e che devono prendere da mangiare dalla cambusa perché non possono fare la spesa. Va avanti così da un anno ormai anche se i problemi del porto affondano ancora più indietro e risalgono a circa quattro anni fa.

Un dragaggio sempre più necessario ma sempre rimandato. Intoppi burocratici, incidenti di percorso, bandi vecchi e bandi nuovi, fino allo scorso autunno. Poi, affidati i lavori all’ultima delle società che hanno preso parte a questa storia, la Sidra, si sono dovuti attendere, ancora una volta i tempi delle carte. Fino a che, pochi giorni fa, il mezzo addetto al dragaggio è partito da Ravenna per bloccarsi a Rimini per il maltempo. Domenica, finalmente, l’arrivo in città.

Ora, Testa attende l’incontro di venerdì quando Tajani incontrerà oltre che il presidente, anche la marineria e, subito dopo, i rappresentanti delle attività produttive pescaresi. (pa.to.)