Giro di usura nel chietino e nel pescarese sequestrati 50 mila euro a un 38enne

L’uomo, originario di Santa Maria Imbaro, è indagato insieme ad altre tre persone. Il gruppo prestava soldi a commercianti in difficoltà pretendendo interessi a dieci giorni compresi tra il 10 e il 15%

PESCARA. I Carabinieri di Pescara hanno eseguito una misura di sequestro preventivo di 50mila euro depositati su un conto corrente intestato ad una 38enne di Santa Maria Imbaro ( Chieti), indagata per il reato di usura in concorso con altre tre persone, già arrestate a giugno scorso. Il gruppo prestava soldi a commercianti in difficoltà nel Chietino e nel Pescarese pretendendo poi interessi a dieci giorni compresi tra il 10 e il 15%. La donna, S.K., è l'ex moglie di una delle tre persone arrestate a giugno. Gli accertamenti bancari e patrimoniali hanno consentito di appurare che la 38enne, da aprile 2009 a maggio 2012, avrebbe concesso all'ex coniuge di utilizzare il proprio conto corrente, da cui è risultato un movimento di circa 100mila euro emessi, con l'utilizzo di assegni, per finanziare, con tassi usurai, i commercianti in difficoltà.

La sproporzione esistente fra i redditi dichiarati nel periodo considerato ed i saldi attivi dei conti correnti ha consentito agli investigatori di ricostruire i passaggi di denaro che, dopo l'arresto dell'uomo, erano confluiti su un nuovo conto corrente acceso a nome della donna. Il sequestro odierno fa seguito all'attività portata avanti a giugno 2013, con il sequestro di 29 conti correnti, 200mila euro in titoli di credito ed il rinvenimento di cento assegni e cambiali, oltre a diverse migliaia di euro in contanti. Vittime del gruppo erano un piccolo commerciante, un gioielliere, il titolare di un'azienda di movimento terra e il titolare di una tipografia. Gli imprenditori hanno collaborato con le forze dell'ordine solo quando il quadro probatorio era già definito. Il provvedimento eseguito oggi dai Carabinieri della Stazione di Pescara Scalo, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, è stato emesso dal gip Gianluca Sarandrea su richiesta del sostituto procuratore Gennaro Varone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA