Giunta, Santavenere verso l’addio

Pronta la sostituzione dell’assessore all’edilizia con la ex dirigente Scotolati

PESCARA. Marco Alessandrini, a due anni dal suo insediamento in Comune, sarebbe pronto ad avviare un secondo rimpasto della sua giunta. Lo rivelano fonti bene informate dell’amministrazione comunale. Le stesse fonti che danno per certa l’uscita dell’assessore all’edilizia, al personale e alla tutela animale Sandra Santavenere per far posto a un’altra donna, un’esterna. E il nome che circola è sempre quello dell’ex dirigente della Provincia e poi del Comune di Pianella Loredana Scotolati, considerata una grande esperta della materia urbanistica, proprio il settore più carente del Comune di Pescara, quello che non ha mai avuto, in due anni, un assessore di riferimento.

Ora il sindaco, sollecitato dal suo partito, il Pd, ma anche dagli Ordini professionali, sarebbe deciso a fare il grande passo e a porre rimedio a questa carenza per poter finalmente rilanciare l’attività amministrativa, considerata dagli esponenti dell’opposizione, ma anche della sua stessa maggioranza, zoppicante soprattutto in alcuni settori, come quelli appunto dell’urbanistica e dell’edilizia.

Stando sempre alle indiscrezioni, la sostituzione della Santavenere con la Scotolati sarebbe ormai prossima. Ovviamente, non ci sono conferme ufficiali. La stessa ex dirigente della Provincia contattata dal Centro si è limitata a dire: «Sono solo voci quelle di una mia nomina ad assessore». Per poi trincerarsi in un «no comment».

La Scotolati, 65 anni, nata a Chieti e residente da tanti anni a Pescara, vanta del resto un curriculum di tutto rispetto. Laureata in Architettura con il massimo dei voti, nel 1976 e iscritta all’Ordine professionale nello stesso anno, ha partecipato a diversi seminari e ha svolto attività di collaborazione con i docenti della facoltà di Architettura. Nell’attività amministrativa ha ricoperto diversi incarichi tra cui quello di dirigente alla Provincia e nei Comuni di Pianella e Spoltore.

Intanto, in attesa del rimpasto, all’interno della maggioranza è scoppiato un altro caso. Il consigliere del Pd Antonio Natarelli ha deciso che non si dimetterà più per lasciare il posto al primo dei non eletti Stefano Casciano, violando così il patto tra i due che aveva posto fine al contenzioso legale aperto da quest’ultimo per contestare l’elezione di Natarelli inficiata, a detta di Casciano, da un presunto conflitto di interessi.

Ora Casciano sarebbe intenzionato a ricorrere di nuovo alle vie legali e a richiedere un risarcimentoa Natarelli, pari a 24 stipendi da consigliere.(a.ben.)

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