Gli taglia la gola per rapinarlo di sigarette e telefonino: arrestato

Preso dalla Mobile dopo cinque giorni di indagini l’uomo che ha aggredito un tunisino in via Gobetti Ha 32 anni, è connazionale della vittima e clandestino. Adesso è accusato di tentato omicidio

PESCARA. Se una vita può essere messa in gioco per qualche sigaretta e un telefonino di vecchia generazione, Ahmed Bouhajja, 32 anni, tunisino, clandestino, non ha esitato ad affrontare il rischio.

Una settimana fa, in via Gobetti, ha affrontato un connazionale e, con un bicchiere rotto in mano, gli ha tagliato il collo all’altezza della giugulare.

Un’aggressione feroce e improvvisa, che però non è rimasta impunita perché grazie ad alcune testimonianze - prima fra tutte quella del ragazzo che accompagnava la vittima - gli agenti della squadra mobile, con il supporto dei colleghi delle volanti, sono riusciti a stringere il cerchio intorno al 32enne, ora al san Donato con le accuse di tentato omicidio e rapina.

Il giovane è stato rintracciato giovedì scorso al porto, nella zona dove lavorava come marinaio il tunisino ferito, 37 anni, che tuttora si trova ricoverato all’ospedale civile. L’aggressione si era consumata la sera del 27 settembre poco dopo le 21. La vittima stava passeggiando con un amico quando, da una strada laterale, era sbucato fuori l’uomo poi individuato in Bouhajja. Il tunisino più giovane aveva aggredito il connazionale colpendolo ripetutamente con il bicchiere rotto, prima al collo, poi alle braccia e a un fianco. Infine, dopo avergli sottratto il cellulare e le sigarette, era fuggito a piedi sparendo nel buio. La scena si era sviluppata in pochi secondi sotto gli occhi dell’amico della vittima, che non aveva potuto far nulla per intervenire. Il 37enne era stato subito soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato in ospedale, dove era stato operato d’urgenza. Le indicazioni alla polizia del testimone oculare si sono rivelate fondamentali e la polizia ha rapidamente guadagnato terreno sull’aggressore, fino a rintracciarlo due giorni fa. Nei suoi confronti è scattato il provvedimento di fermo, disposto dal sostituto procuratore Gennaro Varone in attesa della convalida. (g.p.c.)

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