Grande Pescara, Pagano lancia il Referendum "Alle urne entro l'autunno del 2012"

Il presidente del Consiglio regionale scende in campo per lanciare un referendum consultivo che potrebbe portare alla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore in un'unica realtà metropolitana

PESCARA. Si svolgerà probabilmente entro il prossimo anno, e precisamente in autunno, il referendum consultivo che potrebbe portare alla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore e dare, dunque, vita al progetto di una "Nuova Pescara". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, alla presenza fra gli altri del presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci e del presidente della Fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio.

"Da oggi", ha detto Pagano, "voglio manifestare la mia volontà di guidare a livello istituzionale questo processo come prevede la legge", rendendo pertanto anche l'iter procedurale per il referendum più spedito. Il presidente ha ricordato che i tre Comuni fanno parte di una realtà urbana con molte problematiche, ma anche esigenze simili, affrontate attualmente però in maniera differente. Per Pagano, "bisogna lasciare spazio a quelle che sono le pulsioni del territorio".

Il presidente ha quindi annunciato che saranno convocate ora le due Commissioni consiliari regionali competenti per poi giungere all'indizione del referendum. Per il presidente di PescarAbruzzo, Mattoscio quella che si intende perseguire è "una sfida storica" ed "un'opportunità per tutti di crescita". Anche per il presidente della Camera di Commercio, Becci è "una nuova opportunità ed un nuovo punto di partenza" per i tre Comuni interessati.  "Vogliamo di fatto promuovere", ha spiegato, "una piattaforma urbana organizzata attrattiva per chi vuole investire".

Alla presentazione del progetto della Nuova Pescara ha preso parte anche Roberto Mascarucci, professore ordinario di Architettura presso l'Università D'Annunzio di Chieti-Pescara, che sta curando il progetto. Mascarucci ha spiegato che l'iniziativa potrebbe consentire di intercettare finanziamenti europei. Fra gli altri vantaggi di una fusione tra i tre Comuni, la riduzione dei costi ed una maggiore facilità nella gestione del territorio. Per quanto riguarda i costi, secondo quanto riferito, si potrebbe ottenere ad esempio un risparmio in termini minori di spese relative agli organi politici di oltre un milione 500 mila euro all'anno.

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