Gtm, premi al personale Russo detta le condizioni

Il presidente avverte i sindacati: trattativa bloccata da richieste inaccettabili poi smentisce le voci di volersi candidare a sindaco di Pescara

PESCARA. Michele Russo è pronto a riprendere la trattativa con i sindacati, ma non accetta le loro condizioni. Il presidente della Gtm vorrebbe aprire uno spiraglio nel difficile negoziato sui turni di lavoro e sui premi di risultato per i dipendenti, ma le parti restano distanti. Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl autoferrotranvieri lo hanno addirittura denunciato per comportamento anti-sindacale e lui ieri ha voluto replicare alle accuse, dando la sua versione dei fatti. Poi, ha anche smentito le voci, circolate tempo fa, di una sua possibile candidatura nel 2014 a sindaco di Pescara. «Non ci penso proprio», ha detto.

Ma il presidente della Gtm ha insistito soprattutto sulla vertenza sindacale che va avanti da mesi senza risultati positivi, mentre i sindacati continuano a minacciare scioperi. «La Gtm», ha fatto presente, «viene condotta da oltre tre anni secondo i principi della migliore gestione manageriale, dimostrata dalla positività dei bilanci, nonostante i continui tagli contributivi da parte del governo e della Regione e l’aumento significativo di costi importanti, come il gasolio e le assicurazioni». «Il personale viaggiante dell’azienda», ha precisato, «beneficia delle migliori tutele e trattamenti, se comparati con altre aziende di trasporto pubblico in Abruzzo e in Italia. In Gtm, la guida effettiva non supera le 5,45 ore giornaliere, contro le 6,30 previste dal contratto nazionale. Inoltre ogni lavoratore usufruisce di 78 giorni di riposo annui, contro i 52 previsti dalla normativa». «Ciò nonostante», ha affermato Russo, «al fine di migliorare le prestazioni, la società propone da tempo alle forze sindacali forme di incentivazione del personale viaggiante, legate a una maggiore e migliore produttività. L’azienda premierebbe volentieri chi aumentasse il proprio tempo di guida effettiva, sempre nel rispetto del contratto, diminuisse le assenze e migliorasse la puntualità». «Alcune forze sindacali», ha spiegato, «invece, continuano a rivendicare trattamenti migliorativi del personale viaggiante che nulla hanno a che vedere con la produttività». «Le ultime richieste, che appaiono inappropriate», ha rivelato il presidente, «riguardano, inoltre, le prestazioni straordinarie per la partecipazione ai corsi per l’abilitazione alla guida di mezzi urbani; l’accollo degli oneri, da parte dell’azienda, valutabili in circa 200mila euro, per la formazione di tutti gli autisti per il conseguimento della patente E; il riconoscimento del premio di risultato svincolato da qualsiasi parametrazione per misurare i risultati. Di fronte a queste posizioni dell’azienda, i sindacati stanno attuando forme di ostruzionismo, quali la sospensione dello straordinario e il blocco degli autobus per futili e irrilevanti anomalie».

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