Guerra dei taxi Chieti-Pescara: rissa in aeroporto, un ferito

Continua la diatriba tra i tassiti dei due Comuni sul diritto di operare nell’aeroporto d’Abruzzo. Il diverbio sfocia in una collutazione: un pescarese in pronto soccorso

PESCARA. Un tassista del Cotape di Pescara ha fatto ricorso alle cure del Pronto soccorso dell'ospedale «Santo Spirito», dopo un diverbio sfociato in un inizio di rissa. È accaduto nel primo pomeriggio di oggi all'aeroporto d' Abruzzo. Due tassisti, uno di Pescara e l'altro di Chieti (della società Cometa)hanno iniziato a discutere animatamente. Dalle parole si è passati ai fatti, con una colluttazione che ha visto i due spintonarsi, alla presenza di altri tassisti. Alcuni testimoni hanno poi chiamato la sala operativa del 113 con gli agenti della Volante che sono riusciti a riportare la calma. Il tassista pescarese, contuso, si è poi fatto medicare e refertare al pronto soccorso.

Da oltre un anno è in corso una vivace diatriba che vede contrapposti i tassisti di Pescara e Chieti, e in particolare quelli del Cotape che operano nel capoluogo adriatico e quelli di Cometa che lavorano nel territorio di Chieti e provincia, ma anche a Montesilvano ( Pescara) e Francavilla al Mare ( Chieti). La disputa più aspra riguarda proprio l'aeroporto d' Abruzzo dove si trovano di fatto ad operare i tassisti delle due società. Nei mesi scorsi a più riprese ci sono state proteste e scioperi dei tassisti di Pescara che contestano la cosiddetta «invasione» dei colleghi teatini tanto a Pescara città, quanto nella zona dell'aeroporto, dove, hanno più volte ribadito gli iscritti Cotape, potrebbero operare solo i tassisti dei comuni dove ricade il territorio dello scalo aereo, ovvero Pescara e San Giovanni Teatino (comune non provvisto di tassisti). I tassisti pescaresi contestano anche il fatto che i loro colleghi di Cometa, pur avendo come base di lavoro Chieti, utilizzano un numero telefonico con prefisso 085, confondendo così la clientela.

I tassisti teatini della società Cometa sostengono invece la legittimità del lavoro nella zona aeroportuale, appellandosi al regolamento emanato dall'Enac che permetterebbe a tutti i tassisti della regione Abruzzo di lavorare sul territorio della zona aeroportuale.

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