«Ho avuto fondi regionali per fare camere d’albergo»

L’assessore Marchegiani risponde in consiglio a un’interrogazione dei grillini «Nessuna irregolarità nei finanziamenti per il mio casale di Città Sant’Angelo»

PESCARA. Riflettori di nuovo puntati su Paola Marchegiani per quel finanziamento regionale di 150mila euro destinato alla ristrutturazione del suo casale a Città Sant’Angelo. Più precisamente, un’antica bigattiera del Settecento, dove si allevavano bachi da seta e che lei vuole trasformare in camere d’albergo. Ieri pomeriggio, in consiglio, l’assessore all’ambiente è dovuta tornare a parlare di quei fondi ottenuti con un bando pubblico del 2014 per rispondere a un’interrogazione urgente presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle sull’argomento.

La polemica era esplosa alcuni giorni fa, quando è apparso sul Fatto quotidiano l’articolo dal titolo «L’assessore Pd ristruttura casa, paga l’Abruzzo» e i grillini hanno chiesto all’assessore delucidazioni in merito al finanziamento. «È’ vero che l’assessore si è vista approvare un finanziamento regionale di 150mila euro?», hanno chiesto i 5 Stelle. «E questo finanziamento è stato richiesto come persona fisica o come ditta individuale?», hanno aggiunto ricordando che quel bando era riservato solo alle piccole e medie imprese.

E la Marchegiani ha confermato ciò che aveva già detto. «Nell’ultima settimana», ha affermato in consiglio, «sono stata accusata da più parti di essere destinataria di fondi pubblici al fine di ristrutturare una casa di mia proprietà e di aver beneficiato di tali fondi al di fuori dei requisiti del bando di gara. Cosa assolutamente infondata e non veritiera, sia sotto il profilo giuridico e tantomeno politico». «La domanda di partecipazione al bando», ha aggiunto, «è stato formulata dalla sottoscritta in qualità di titolare di impresa individuale». Poi, ha continuato la spiegazione: «Il 22 aprile 2011 ho ottenuto dal Comune di Città Sant’Angelo un permesso di costruire per la realizzazione del progetto di riuso dell’ex bigattiera Coppa Zuccari con destinazione d’uso da agricolo a produttivo. Oggi potrà avere una destinazione turistico ricettiva con la realizzazione di camere d’albergo».

«Ma non è vero che l’importo finanziato ha coperto il 100 per cento dell’intera spesa», ha precisato, «gli importi già complessivamente investiti e liquidati, pari a 730mila euro, superano di gran lunga il finanziamento di 150mila». «Perché non avrei dovuto inoltrare la domanda?», ha domandato Marchegiani, «forse perché nel frattempo ero stata nominata assessore? Perché mai da privata cittadina, titolare di una ditta individuale, non avrei dovuto cogliere le opportunità per sostenere progetti finalizzati a creare occupazione?».(a.ben.)

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