giallo a medjugorje

«Ho visto padre Luciano seduto in strada a Perugia»

Paolo Brosio raccoglie da due coniugi una testimonianza sul prete scomparso (notato nelle vicinanze dell'aeroporto dell'Umbria) e fa scattare le indagini dei carabinieri

PESCARA. Una testimonianza riaccende la speranza sulla sorte di padre Luciano Ciciarelli. Il sacerdote di Civitella Casanova scomparso il 2 agosto scorso a Medjugorje sarebbe stato avvistato il 16 settembre all’altezza di uno spartitraffico, sotto un segnale stradale che indica l’ingresso a 500 metri per Ospedalicchio, a circa 17 chilometri da Perugia, in Umbria. La segnalazione, attraverso il giornalista Paolo Brosio, è arrivata subito ai carabinieri, che hanno avviato le indagini.

A notare il missionario di 79 anni è stata una coppia di Bastia Umbria che quel giorno stava viaggiando in auto, in direzione Perugia. Il luogo dell’avvistamento è un punto strategico, sia perché vicino ad Assisi, meta religiosa di rilievo mondiale, sia perché è a due chilometri dall’aeroporto internazionale dell’Umbria, da dove partono voli charter anche per l’aeroporto di Mostar-Medjugorje, dove padre Ciciarelli si era recato a fine luglio e dove un’altra testimone siciliana l’avrebbe notato prima che si perdessero le sue tracce.

Ad aver notato il presunto padre Luciano nei pressi di Ospedalicchio, è una coppia di Bastia Umbria. «Io e mio marito eravamo diretti a Perugia», racconta la moglie, Filippa Russotti, «quando a un certo punto, sotto il segnale stradale che indica la direzione per Ospedalicchio, notiamo una persona accovacciata. Per un attimo i nostri occhi si sono incrociati e mi sono accorta che aveva uno sguardo spento. A quel punto mi sono chiesta perché a delle persone succeda che debbano vivere in quello stato». Russotti, inoltre, ha riferito di aver trovato il presunto padre Ciciarelli in uno stato di «trasandatezza. E anche se stava masticando qualcosa, era evidente il suo stato di denutrizione».

Ma Filippa e il marito tirano dritto, anche perché di padre Ciciarelli non avevano mai sentito parlare. Della sua vicenda infatti vengono informati il giorno dopo, assistendo alla trasmissione televisiva condotta da Barbara D’Urso,Pomeriggio Cinque, in cui il giornalista Paolo Brosio, tra l’altro conoscitore di Medjiugorje e dintorni, visto che nella zona è ora intento nella realizzazione di due opere di carità, interviene sul caso di padre Ciciarelli. È a quel punto che Russotti, osservando in video una foto del missionario (la quale immediatamente fotografa), collega padre Ciciarelli all’uomo visto il giorno prima sotto al cartello che indica per Ospedalicchio. E scrive un’e-mail a Brosio, all’indirizzo di posta elettronica testimonianze@paolobrosio.it, per avvisarlo del presunto avvistamento. «Ho sottoposta la foto di padre Ciciarelli a mio marito», racconta Russotti al Centro, «e anch’egli concorda che l’uomo visto sulla strada al 90 per cento sia proprio lui». Russotti, inoltre, ha rivelato di aver visto l’uomo accovacciato in strada senza bagagli al seguito, con una montatura degli occhiali trasparente, con indosso un paio di pantaloni lunghi e una camicia celeste. Russotti, inoltre, ha riferito che - ricordando il viaggio di ritorno intrapreso dopo l’andata da Bastia Umbra in direzione di Perugia, ripassando sullo stesso punto in cui aveva incrociato l’uomo denutrito e in precarie condizioni fisiche - non ha notato più la sua presenza. Una notizia, quella dell’avvistamento, ammesso che l’uomo notato nei pressi di Ospedalicchio sia davvero padre Ciciarelli, che Brosio, come ha dichiarato ieri al Centro, ha immediatamente girato alle forze dell’ordine.

«Ho avvertito subito il generale dei carabinieri Francesco Benedetto», ha fatto sapere il noto giornalista televisivo, «il quale tra l’altro il 28 settembre s’insedierà al vertice della legione dei carabinieri, in Umbria». Della testimonianza di Russotti, oggi anticipata dal Centro, se ne parlerà oggi, a partire dalle 17, su Canale 5, nella trasmissione Pomeriggio Cinque, in cui interverrà Brosio.

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