I 5 Stelle contro la sanatoria delle cantine 

Il deputato Colletti chiede al governo di impugnare la legge regionale davanti alla Corte costituzionale

PESCARA. Il Movimento 5 Stelle di Pescara e Giulianova, insieme al deputato M5S Andrea Colletti, accendono i riflettori sulla sanatoria delle cantine recentemente approvata dalla Regione e ritenuta dai pentastellati una «legge contra legem».
Il M5S, attraverso un’interrogazione parlamentare dei deputati abruzzesi, «chiede al governo di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale il progetto di legge regionale, numero 396 approvato dal consiglio regionale lo scorso 11 luglio, considerato una vera e propria sanatoria di cantine e garage ad uso residenziale e commerciale.
La capogruppo Enrica Sabatini e la consigliera comunale Erika Alessandrini hanno presentato, invece, una proposta di delibera che blocca, di fatto, il recepimento a Pescara della legge regionale. Lo stesso farà la consigliera di Giulianova Margherita Trifoni.
Secondo i 5 Stelle, il provvedimento regionale, presentato dal Pd e votato anche da Forza Italia, come norma contro il consumo di suolo, sarebbe in realtà un condono a tutti gli effetti, che permetterà di legittimare come locali residenziali quegli ambienti che, per normativa nazionale non potrebbero mai diventarlo, non avendo altezze (2,70 metri) e dimensioni minime.
«Chiediamo al governo di intervenire immediatamente per far rispettare le leggi dello Stato», commenta il deputato M5S Andrea Colletti, «evitando che cittadini ed imprese vivano ed esercitino attività dentro garage, scantinati e sgabuzzini, tornando indietro di 40 anni, quando la parte più povera della popolazione viveva nei bassifondi degli edifici invece che in appartamenti degni di questo nome».
«La legge approvata dal consiglio regionale abruzzese», aggiunge, «va contro la normativa nazionale ed è la dimostrazione di come il Pd si dica contro i condoni, ma di fatto li approvi, nascondendoli sotto la foglia di fico di un falso contenimento del consumo di suolo».
Da qui la decisione delle due consigliere comunale di presentare la proposta di delibera per «escludere su tutto il territorio comunale gli interventi di recupero previsti dalla legge regionale».
Il provvedimento della Regione abbassa, dunque, le dimensioni minime degli spazi abitabili, ossia l’altezza minima a 2,40 metri, consentendo così di far diventare abitabili garage e seminterrati.
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