I cinghiali arrivano in casa dei pescaresi, il Comune: vanno abbattuti

I selvatici avvistati a San Donato e Fontanelle. Il sindaco Alessandrini costretto a firmare un'ordinanza urgente per la cattura o l'abbattimento degli animali

PESCARA. I cinghiali sono arrivati anche sotto le case di Pescara. È successo nella zona di strada Vecchia Fontanelle e anche in via San Donato. E il sindaco Marco Alessandrini è stato costretto ad arruolare cacciatori attraverso un’ordinanza «contingibile e urgente» per «la cattura e/o abbattimento di cinghiali presenti sul territorio comunale». Il documento del sindaco porta la data del 16 giugno scorso e parla di «concreti rischi per l’incolumità pubblica».

Uno stralcio dell'ordinanza firmata dal sindaco Alessandrini

Non è la prima volta che i cinghiali a caccia di cibo si spingono fino alle porte della città, fuori dalle zone selvatiche: il 13 giugno del 2014, un esemplare percorse la riviera di Montesilvano e Pescara fino a raggiungere il molo del porto; nel marzo 2016, cinghiali sono stati avvistati e fotografati anche accanto al Porto Allegro a Montesilvano; tra aprile e maggio scorsi, cinghiali sono stati avvistati anche nella zona del casello di Dragonara dell’A14 a San Giovanni Teatino. In questo caso, una nota ufficiale del Comune di San Giovanni Teatino, parlando di «numerosi avvistamenti anche di esemplari di grosse dimensioni», aveva rivelato di un cittadino che si era trovato un cinghiale in giardino. A San Giovanni Teatino, il Comune è intervenuto e un cinghiale dal peso di 110 chili è stato abbattuto da un cacciatore autorizzato.
Ora, la presenza degli animali è segnalata anche a Pescara. Nonostante gli interventi di selecontrollo eseguiti dalla Provincia nel 2015 e nel 2016 con l’abbattimento di oltre 400 animali nel Pescarese. Cinghiali a spasso anche a Pescara: «In particolare», dice l’ordinanza, «a ridosso degli agglomerati abitativi della zona di strada Vecchia Fontanelle e in zone limitrofe quali, da ultimo, via San Donato». A denunciare gli avvistamenti dei cinghiali nei pressi delle abitazioni sono stati i cittadini. E, come dice l’ordinanza, non si tratta né di una leggenda né di un caso isolato: al Comune sono arrivate «diverse segnalazioni verbali e scritte dei cittadini che hanno lamentato la presenza incontrollata dei cinghiali in prossimità dei centri abitati e delle abitazioni». Residenti che si sono trovati gli animali a un passo dai loro portoni. L’ordinanza parla di «fenomeno oggettivamente rilevabile di persistente rischio per la pubblica incolumità determinato dalla presenza di cinghiali in ambiente urbano». Il documento del sindaco, però, dice anche che, finora, il problema non è stato affrontato: «Allo stato attuale alcun intervento risulta sia stato fatto sul territorio del Comune di Pescara per prevenire il verificarsi di danni alle persone e il configurarsi di situazioni di rischio per la pubblica incolumità». Per questo, dice Alessandrini, trovarsi di fronte i cinghiali «può ripetersi con elevata probabilità in modo accidentale e non prevedibile e bisogna porre rimedio senza indugio».
Con l’ordinanza, il Comune vuole assoldare cacciatori per il «prelievo selettivo» dei cinghiali. L’ordinanza, però, ha anche un effetto scaricabarile: l’incarico di far rispettare l’ordinanza sull’abbattimento dei cinghiali è stato affidato alla polizia provinciale di Pescara «in avvalimento» alla Regione e ai carabinieri forestali. Il documento, quindi, ordina che «nell’esecuzione delle attività di contenimento siano garantire le condizioni di sicurezza per i cittadini liberando da ogni responsabilità il Comune di Pescara per eventuali incidenti e/o danni a persone o cose che si potessero verificare prima, durante e dopo lo svolgimenti degli interventi». Ma c’è un dettaglio: la polizia provinciale di Pescara non ha personale «in avvalimento» e cioè personale extra prestato alla Regione per compiti straordinari. Il personale in servizio si occupa di attività quotidiane.
L’ordinanza è stata trasmessa al prefetto Francesco Provolo, al settore Agricoltura della Regione, alla polizia provinciale e ai carabinieri forestali, al servizio veterinario della Asl, ai vigili urbani.
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