I Compro oro nel mirino: riciclaggio e ricettazione

Compravendita di preziosi: sono diversi i casi registrati negli ultimi anni La particolare tipologia delle attività espone molti negozi all’illegalità

PESCARA. La particolare tipologia delle attività svolte espone molti Compro oro all’illegalità. I casi di truffa, ricettazione e riciclaggio sono diversi in Abruzzo, solo negli ultimi due anni.In molti casi sono i titolari di questi negozi a venire raggirati da persone che cercano di rivendere i loro monili a un valore superiore a quello reale. Altre volte, però, i Compro oro sono diventati il punto di riferimento di attività criminose. Alle porte della nostra regione uno dei casi più eclatanti, nel novembre dello scorso anno. I carabinieri hanno scoperto un traffico di 200mila euro di preziosi spariti tra Marche e Abruzzo destinati a finire nelle fonderie campane. Il nucleo, secondo le accuse, è stato individuato a San Benedetto del Tronto.

Nell’ambito dell’operazione, chiamata “Oro prezioso”, sono state arrestate tre persone per concorso in ricettazione. I gioielli venivano riciclati da esercizi compiacenti prima di finire in Campania. Il titolare dell’attività contrattava la compravendita di oggetti in oro in cambio di denaro contante. Tutto in nero, senza alcuna tracciabilità sul registro di carico e scarico come previsto dalla legge per gli esercizi di questo genere, fino a quando ad attenderlo fuori da un punto vendita, non ha trovato i carabinieri.

Numerose le denunce per truffa negli ultimi mesi. L’ultima operazione di questo tipo, in ordine di tempo è della polizia. Tre persone sono finite nei guai in quanto vendevano gioielli falsi ai negozi compro-oro, ma sono stati rintracciati e denunciate proprio con l'accusa di truffa. Secondo quanto emerso dalle indagini della squadra anticrimine, avevano messo su una vera e propria organizzazione con lo scopo di vendere oro falso ai negozianti di diverse zone del centro Italia.

Ragioni del tutto analoghe, hanno visto un anziano originario di Foggia indagato a Scurcola Marsicana. A febbraio, anche un’attività di Tortoreto è finita nel mirino degli inquirenti ed è stata indicata fra le “lavanderie” dell’oro rubato. due titolari sono stati denunciati con un provvedimento del tribunale di Ascoli. In concorso tra loro, secondo le indagini, avrebbero provveduto, nei loro esercizi commerciali situati rispettivamente a San Benedetto del Tronto e a Tortoreto Lido, a ricettare beni preziosi di pregevole fattura, provenienti da furti e rapine commessi tra Teramo e Ascoli Piceno. Avevano fatto discutere, a fine 2013, le varie sanzioni elevate a Compro oro sulmonesi. Ma, in tutti i casi, si tratta di provvedimenti che hanno colpito illeciti di natura amministrativa e non penale. Altre denunce sono state registrate nel Pescarese, anche nell’arco degli anni precedenti.

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